“Non possiamo attendere che si
consumino tragedie anche ben più gravi nelle nostre carceri”. E’ quanto afferma il
Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera che esprime
solidarietà e vicinanza ai quattro agenti della Polizia Penitenziaria, in
servizio nella Casa Circondariale di Reggio Calabria, aggrediti due giorni fa
da un detenuto ospite dello stesso penitenziario.
“E’ un nuovo inqualificabile
episodio che rivela insostenibile il
clima di tensione ormai esistente all’interno delle carceri calabresi, e non
solo. Sovraffollamento oltre ogni limite, carenza di personale di vigilanza.
Una situazione che denunciamo da tempo – ricorda Nucera – che rappresenta la
chiara dimostrazione delle difficoltà e delle condizioni di scarsa sicurezza in
cui sono costretti ad operare come molti
operatori carcerari, a cominciare dagli agenti di polizia Penitenziaria”.
“Una emergenza infinita che
richiede interventi strutturali, costruendo nuove carceri e consegnando quelle
ormai ultimate, come il nuovo carcere di Arghillà che attende solo pochi
interventi marginali per entrare in servizio. Non bastano, cosi come dimostrano
i fatti e gli episodi quotidiani che mettono a rischio la sicurezza dei nostri
operatori - rileva Nucera – le
cosiddette misure alternative alla detenzione, che non hanno risolto la
situazione delle nostre carceri. Hanno evitato soltanto un collasso
irreversibile del sistema carcerario italiano, che non potrà comunque reggere ancora a lungo. Lo
dimostrano i dati del tasso di sovrappopolazione che per il 2012 è attestato al
148%, e l’ultimatum dell’Europa all’Italia, già “bacchettata” per il livelli di
sovraffollamento delle nostre carceri, che ci ha ingiunto ad introdurre entro
un anno dalla sentenza, un ricorso o un
insieme di ricorsi interni idonei ad offrire un ristoro adeguato e sufficiente
per i casi di sovraffollamento carcerario”.
“Capisco il ‘rammarico’ del
Ministro dell’Interno Paola Severino per la discussione saltata al Senato sulle
misure che avrebbero potuto portare ad un alleggerimento della situazione, con
il ddl sulle misure di prevenzione. Ma
non mi sembra quella la strada
principale che non tiene conto, di converso, delle gravi e diffuse carenze di
personale di Polizia Penitenziaria, cui spetta il compito, tra l’altro, di
trasferire i detenuti in Tribunale in concomitanza con la celebrazione dei
processi. Servizio che spesso, a Reggio Calabria, non è stato possibile svolgere per mancanza
di personale, ed ha determinato la cancellazione di numerose udienze di
importanti processi”.
“Il
mio auspicio – conclude il Segretario Questore del Consiglio regionale - è che il Ministro Paola Severino riesca a
mantenere almeno la sua ultima promessa, quella di inaugurare, come ha detto, “prima
di lasciare il suo incarico di Governo”, il nuovo carcere di Arghillà, dove
sembrano ormai in dirittura di arrivo gli interventi per la sua definitiva apertura”.
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