(ANSA) - CATANZARO, 16 GEN - La dirigente della Regione Calabria, Ersilia Amatruda, attraverso il suo legale, l'avv. Giancarlo Pittelli, relativamente all'indagine della Procura di Catanzaro ha diffuso una dichiarazione nella quale afferma che ''chiedera' alla Procura Antimafia d'essere ascoltata al fine di chiarire subito e definitivamente quello che non esita a definire un 'macroscopico equivoco'''. ''Ha appreso - prosegue la nota a firma dell'avv. Pittelli - d'essere sottoposta ad indagini penali in relazione a fatti di corruzione in concorso con altre persone. Di tali presunti correi non ne conosce neppure uno , dunque, non ha mai intrattenuto con alcuno di loro rapporti di qualunque genere. E' assolutamente convinta di poter dimostrare la sua assoluta estraneita' ai fatti ipotizzati nell'atto di proroga delle indagini notificatole. Non si e' mai occupata di affari e di appalti in genere e men che meno di illecite pattuizioni all'ombra di coperture massoniche, non ha mai varcato la soglia di una Loggia ne' di paese ne' di citta'''. ''La Dott.ssa Amatruda - prosegue la nota - opera nella Pubblica Amministrazione da dodici anni ricoprendo ruoli e funzioni di alta responsabilita' ed ha impostato da sempre la sua azione sulla trasparenza ed onesta' assoluta. Infine si rammenta che ogni richiamo del tutto gratuito ed estraneo alla notifica di vicende che vedono il coniuge della Dott.ssa Amatruda, sottoposto a procedimento penale per fatti legati alla sua attivita' imprenditoriale, sono ancora in fase di conclusione indagine e non ancora giudicati''.
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