Magari non avrà ricevuto
il Gran Premio Internazionale di Scultura
alla Biennale di Venezia…
In effetti, a ben ricordare, la sua prima posa non suscitò le grida di giubilo o lo
stupore dei passanti come accaduto per le statue di Rabarama… eppure non è
affatto corretto affermare che a Reggio Calabria non vi sia alcuna traccia
della memoria del tragico terremoto del 1908.
Correva l’anno 1998 quando il Kiwanis Club Reggio Calabria apponeva la stele a suffragio delle vittime del
terremoto del 1908. “A commosso e imperituro ricordo di tanti
nostri concittadini, vittime inermi della furia distruttiva del terremoto. Il
Kiwanis Club Reggio Calabria” questo quanto si legge a
testimonianza del ricordo delle vittime del tragico sisma che il 28 dicembre
1908 provocò sciagure e lutti, scuotendo gli animi ed i cuori dei reggini e
lasciando impresse nella memoria collettiva e nella storia della città le
immagini di rovine e distruzione ovunque.
Nel 2007, poi, sempre il Kiwanis Club Reggio Calabria apponeva un simbolico tripode in pietra e ferro battuto, realizzato
dalle sapienti mani degli artigiani reggini quale simbolo della tradizione e
della laboriosità della popolazione reggina che, nonostante la profonda ferita
inferta dal sisma, giorno dopo giorno si impegnò a ricostruire quello che era
andato distrutto, a riscrivere la storia della nostra città. Stele e tripode ancora oggi collocati e ben visibili a lato dell’ingresso
di quello che fu il Tempio della Vittoria oggi meglio noto come Chiesa di San Giorgio Extra al Corso.
È pertanto inesatto
affermare che non esiste “un solo punto nel vasto territorio
reggino in cui sia possibile deporre una corona di fiori” in ricordo delle vittime del terremoto. Non è così perché
non solo questo luogo esiste ma, puntualmente ogni 28 dicembre, da ben quindici
anni, avviene esattamente il contrario ad opera del Kiwanis Club Reggio
Calabria con una suggestiva cerimonia che vede l’accensione di un piccolo lume
posto sul tripode quasi a significare la volontà di tenere
viva e sempre accesa la fiamma del ricordo delle vittime del terremoto.
Lo facciamo per
ritrovare ancora oggi la stessa speranza nel futuro che allora nel 1908
continuò ad ardere sotto le macerie di una città
distrutta. Lo facciamo per ricordare ancora oggi quella che fu la forza ed il
coraggio, la tenacia e l’umiltà di una popolazione reggina che, in fondo, anche
oggi come allora è chiamata a superare prove importanti, a rialzare la testa e
riprendere il cammino di una città verso il progresso ed il benessere sociale,
con l’impegno di quanti oggi si ritrovano impegnati, mattone sopra mattone, ad
edificare un nuovo futuro per la nostra tanto amata Reggio. Proprio per questo l’iniziativa assunta dalla Provincia, a quindici anni di distanza
dalla prima idea del Kiwanis Club, appare assolutamente in continuità con la
stessa e sarà sicuramente un momento qualificante come si evince dalle sue
premesse e come si intravede nei suoi obiettivi. Si plaude, infatti,
l’iniziativa illustrata dall’Assessore Lamberti Castronuovo consistente nel
dare vita ad un concorso di idee destinato alle scuole del territorio provinciale poiché utile anch’essa a
tenere viva la fiammella del ricordo del terremoto.
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