(AGI) - Roma, 18 gen. - I carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, assieme ai militari del Comando Provinciale di Crotone, hanno eseguito un'ordinanza di custodia catelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Dda di Roma nei confronti di tre persone ritenute responsabili dell'omicidio di Paolo Marfurt, 45 anni, raggiunto da cinque colpi d'arma da fuoco alla testa e al torace, la sera del 3 ottobre 2012 a Vermicino, periferia sud della capitale. Marfurt era gia' noto agli investigatori, che lo ritenevano inserito in un contesto di malavita della periferia sud-est di Roma. L'attenzione dei carabinieri si era subito concentrata sulle modalita' con cui e' stato commesso l'agguato: un'esecuzione a sangue freddo, sicuramente premeditata e organizzata. Dalle indagini e' cosi' emerso che la vittima era in rapporti con un personaggio calabrese con il quale negli ultimi mesi era entrato in forte contrasto. Lo stesso calabrese era a sua volta legato per motivi di affari a un romano, responsabile di un'agenzia di pratiche auto nella zona di Torre Angela, anche per il tramite di un altro romano, pure lui di origini calabresi. Proprio attraverso l'agenzia, infatti, chi indaga ha il sospetto che siano stati ricettati autoveicoli e sia stato riciclato denaro di illecita provenienza. Le indagini non hanno ancora fatto luce sul movente del delitto che sicuramente ha una sua spiegazione nei rapporti illeciti tra la vittima e gli indagati, considerato che Marfurt, stando ai carabinieri, cercava di inserirsi prepotentemente nel giro d'affari approfittando dei suoi rapporti amicali con il titolare dell'agenzia. Certo e' che pochi giorni prima dell'omicidio vi era stato l'ennesimo forte scontro tra la vittima e il personaggio calabrese, di passaggio a Roma, a seguito del quale sarebbe stata decretata la sua condanna. L'"amico" titolare dell'agenzia di pratiche auto ha cosi' organizzato il tranello e procurato l'appuntamento con il secondo indagato il quale ha materialmente eseguito l'omicidio. Agli arrestati viene contestato il reato di omicidio in concorso, con l'aggravante della premeditazione. Il blitz dei militari dell'Arma ha avuto inizio poco dopo le 4 di questa mattina a Roma e a Ciro' Marina con l'arresto dei tre indagati e l'esecuzione di una decina di perquisizioni. E' stata anche sequestrata l'agenzia di pratiche auto, per la ricerca di ulteriori elementi probatori delle illecite attivita'.
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