“Esprimo
soddisfazione per l’approvazione in Aula ed all’unanimità della legge con cui si concede,
in caso di separazione o di divorzio, un assegno di mantenimento economico al
coniuge debole quale garanzia di accesso al credito”. E’ quanto afferma il
consigliere regionale dell’Udc Ottavio Bruni, primo firmatario della proposta
di legge (presentata assieme ai consiglieri regionali del suo stesso partito
Alfonso Dattolo e Gianluca Gallo) che aveva avuto parere favorevole di recente
dalla III Commissione. “Si tratta - puntualizza Bruni - di una legge particolarmente importante con cui il Consiglio regionale
intende non soltanto dare una mano a soggetti
economicamente deboli, ma anche
far compiere passi decisivi sul fronte della democrazia paritaria tra i
coniugi. Adesso la Giunta regionale, entro 90 giorni, provvederà ad
emanare il previsto Regolamento che dovrà disciplinare con
puntualità l’intera materia”. Conclude
l’esponente dell’Udc: “Lo scopo del provvedimento legislativo, è quello
di rimuovere ogni ostacolo che impedisca la piena parità degli uomini e delle
donne nella vita sociale, culturale ed economica. Infatti, il coniuge debole economicamente non è
solvibile, per cui gli istituti di credito sono impossibilitati a concedere i
prestiti richiesti. Spesso si ha la necessità del prestito bancario per
cure mediche, per lavori nelle
abitazioni, o per altri motivi. Proprio per venire incontro a questo genere di
bisogni, la Regione istituirà un fondo di garanzia per gli istituti di credito”.
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