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martedì 18 dicembre 2012

La Gerbera gialla a Lamezia


“Questa manifestazione di giovani che oggi riempiono la sala per incontrare prestigiose autorità impegnate nella lotta alla criminalità organizzata, ci dice anzitutto che la città di Lamezia Terme vuole partecipare attivamente all’azione di rinnovamento sociale e di liberazione dall’asfissiante presenza della mafia, riprendendo un cammino di riscatto culturale e civile”.
Ha esordito così, il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, intervenendo, questa mattina, all’ affollatissimo incontro tenutosi - nell'ambito del progetto “Gerbera Gialla” realizzato dal Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti per l’anno scolastico 2012/2013 con l’adesione del Consiglio regionale - tra gli studenti calabresi e le Istituzioni e coordinato da Adriana Musella.
All’incontro hanno partecipato, portando il loro autorevole contributo d’analisi e di proposte per arginare e sconfiggere la piaga della criminalità organizzata, il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, il questore ed il prefetto di Catanzaro, rispettivamente Guido Marino ed Antonio Reppucci, il generale comandante dell'Arma dei carabinieri in Calabria Adelmo Lusi ed il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza.
“Da tre anni a questa parte - ha aggiunto il presidente Talarico – come Consiglio regionale promuoviamo incontri e confronti tra le istituzioni ed i giovani, convinti come siamo che la legalità si possa affermare senza dubbio attraverso l’opera di magistrati e forze dell’ordine, a cui va la nostra gratitudine per l’impegno quotidiano contro la mafia, ma anche attraverso una reazione sempre più forte e corale della società civile. E convinti come siamo, soprattutto in città come la mia, che la presenza della criminalità sia una delle cause più gravi dell’arretramento economico e sociale. Perciò – ha spiegato il presidente Talarico - incontri come quello di oggi sono utili per ridare a Lamezia Terme un protagonismo civile di cui si ha bisogno per rimettere la città in movimento e farle svolgere un ruolo guida nella nostra regione. Ma anche per dire alle forze dell’ordine ed alla magistratura in prima fila per debellare la criminalità, che noi tutti siamo accanto a loro, senza se e senza ma”.
Il presidente Talarico ha sostenuto che “tutti, ognuno attraverso l’esercizio corretto delle proprie responsabilità, dobbiamo contribuire all’affermazione della legalità. In tal senso, la politica deve fare la sua parte nel migliore dei modi, selezionando rigorosamente la partecipazione dei propri rappresentanti e verificandone continuamente l’operato. Il Consiglio regionale non si è mai sottratto, anzi ha sempre più intensificato la propria azione nella diffusione della legalità, come giustamente ha riconosciuto la presidente Musella che ringrazio per la sua generosa opera di sensibilizzazione su temi cosi difficili, ed approvando testi di legge dal chiaro segno antimafia, per ridurre l’inquinamento nella pubblica amministrazione e garantire una corretta gestione della cosa pubblica. Per ultimo ma non meno importante dal nostro punto di vista - ha ricordato il presidente Talarico – abbiamo voluto aderire, per la prima volta, al IV Salone della Giustizia, unica Regione d’Italia, organizzato a Roma con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e la partecipazione dei ministri dell’Interno e della Giustizia, ed attraverso uno stand in cui abbiamo evidenziato, ricevendone apprezzamenti generali, la nostra produzione legislativa nei settori della spending review, della trasparenza amministrativa, della legalità e della giustizia”.

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