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mercoledì 29 agosto 2012

Last News Calabria (ore 13)

PADRE E FIGLI UCCISI: SENTITO DA POLIZIA GIOVANE FERITO (ANSA) - RIZZICONI (REGGIO CALABRIA), 29 AGO - E' gia' stato sentito dalla polizia Antonino Borgese, il giovane rimasto ferito nell'agguato compiuto la notte scorsa a Rizziconi nel quale sono stati uccisi lo zio Remo e i figli di quest'ultimo Antonio e Francesco. Sull'esito dell'interrogatorio gli investigatori della Squadra mobile di Reggio e del commissariato di Gioia Tauro mantengono uno stretto riserbo, ma non e' escluso che il giovane possa avere fornito notizie utili per l'individuazione dell'autore del triplice omicidio. La polizia, intanto, sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Remo Borgese e dei figli. Un lavoro reso difficile dallo stato di choc in cui si trovano i familiari, che dopo essere stati sentiti nel corso della notte vengono adesso nuovamente ascoltati per cercare di ricavare indicazioni utili per le indagini.

SEQUESTRO ALBERGO IN CALABRIA, COMPOSTO DA 212 FABBRICATI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 29 AGO - E' composto da 212 fabbricati e quattro terreni il complesso alberghiero Magara Hotel, in localita' Croce di Magara, in Sila, del valore di sette milioni di euro, sequestrato dalla Guardia di finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi in relazione all'utilizzo di un finanziamento con la legge 488. Le cinque persone indagate nell'inchiesta che ha portato al sequestro preventivo della struttura sono amministratori e componenti della Pegaso srl, la societa' proprietaria dell'albergo. Nei loro confronti di ipotizzano i reati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, evasione fiscale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Si tratta di persone, tutte riconducibili, direttamente o indirettamente, al medesimo nucleo familiare, con sede logistica a Spezzano Piccolo, dove e' ubicato il Magara Hotel. L'indagine ha avuto origine nel 2005 quando la Pegaso ha ottenuto dal Ministero dello Sviluppo economico un contributo in base alla legge 488 per la ristrutturazione del Magara Hotel. Per la realizzazione dell'opera sono stati stipulati contratti con una serie di aziende risultati fittizi, secondo quanto e' emerso dalle indagini, per la totale assenza dei lavori. ''Il sequestro - ha detto il Procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo - non inficera' il prosieguo dell'attivita' imprenditoriale, che sara' garantita da un curatore. L'indagine ha permesso di far emergere, ancora una volta, la raffinata capacita' di operatori economici di evadere il fisco servendosi di false fatturazioni e certificazioni di lavori mai effettuati''. Per il colonnello Cosimo Di gesu', comandante provinciale di Reggio Calabria della Guardia di finanza, ''il sequestro rappresenta il risultato di un'operazione che mira al contrasto di forme imponenti di evasione fiscale. Abbiamo applicato la formula del sequestro per l'equivalente, che si sta rivelando un efficace strumento per garantire allo Stato il recupero di molte imposte evase''. 

PADRE E FIGLI UCCISI: E' SANGUE UNICA TESTIMONIANZA STRAGE POCA GENTE IN STRADA A RIZZICONI. SINDACO PROCLAMA LUTTO (ANSA) - RIZZICONI (REGGIO CALABRIA), 29 AGO - Una vasta macchia scura a testimonianza del sangue gia' lavato e altre tracce di sangue a macchie per una cinquantina di metri, segno di un disperato tentativo di fuga. Sono l'unica testimonianza rimasta della strage compiuta la notte scorsa a Rizziconi, nella quale sono stati uccisi Remo Borgese ed i figli Antonio e Francesco ed e' stato ferito il nipote dell'uomo, Antonino. Teatro della strage uno spiazzo delimitato da un muretto in cemento realizzato accanto alla strada provinciale che unisce le varie frazioni di Rizziconi. Stamane sul luogo del triplice omicidio c'erano due pattuglie della polizia a presidiare la zona. Nessun curioso, nessun passante. Solo alcuni automobilisti che, attratti dalla presenza della polizia, rallentano e poi se ne vanno. Le uniche presenze sono quelle di quattro lavoratori extracomunitari che parlano tra loro ad un centinaio di metri dal teatro della strage. Sulla piazzetta l'unico ritrovo una baracca adibita a bar in occasione della festa di San Rocco che si e' svolta proprio in questo luogo dal 16 al 19 agosto e che ieri era chiusa. A meno di 50 metri c'e' l'abitazione della famiglia Borgese, una villetta a due piani di cui il piano superiore e' ancora da ultimare e con i mattoni a vista, chiusa da una recinzione e alla quale si accede attraverso un cancello in ferro. Tutte le finestre stamane erano chiuse. Anche a Rizziconi, in paese, poca gente per le strade con la vita che sembra scorrere normalmente. Il sindaco, Giuseppe Di Giorgio, ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali. ''Conoscevo molto bene le vittime - dice - e ricordo una famiglia dedita al lavoro e ricca di valori morali come sono i veri calabresi''. Remo Borgese ed i figli erano titolari di una carrozzeria con soccorso stradale e di un'agenzia di assicurazioni.

Calabria: ennesima intimidazione a coop 'Valle del Marro' di Libera (ASCA) - Oppido Mamertina (RC), 29 ago - Ennesima intimidazione alla Cooperativa Valle del Marro, gestita dall'associazione Libera. Un escavatore di proprieta' della cooperativa, e' stato incendiato a Castellace di Oppido Mamertina (Rc) in un terreno confiscato alla cosca Mammoliti e assegnato alla cooperativa. L'escavatore doveva essere adibito per l'espianto di alcune centinaia di ulivi incendiati lo scorso anno e per l'avvio dei lavori di bonifica del terreno. 

IN PREDA A GELOSIA 'FA STRAGE' CON AMICO DI 24 AUTO NEL REGGINO (AGI) - Siderno (Reggio Calabria), 29 ago. - I carabinieri della Compagnia di Locri hanno individuato i responsabili del danneggiamento di 24 auto avvenuto la scorsa notte a Siderno. Movente del folle gesto sarebbe stato un raptus di gelosia, che ha scatenato l'ira di I.A., 24 anni, dopo aver visto l'ex fidanzata in compagnia di un altro giovane in atteggiamenti affettuosi. Aiutato da un complice, G.G. di 25 anni, dopo avere preso una pesante mazza da lavoro ha frantumato parabrezza e finestrini delle auto lungo il tragitto di ritorno verso Locri. I militari dell'Arma hanno sequestrato a casa di uno dei due indagati la mazza e sulla sua auto hanno rinvenuto frammenti dei parabrezza danneggiati. I.A. sara' sottoposto a interrogatorio domani pomeriggio in Procura a Locri, mentre il complice, G.G., si e' reso irreperibile ed e' attualmente ricercato. 

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