Il
cortometraggio “Due amici”, di cui sono autori i cosentini Francesco Gallo e
Francesco Vilotta e che racconta il rapporto di amicizia tra due bambini
durante la promulgazione delle leggi razziali nel 1938, ha guadagnato il
passaporto per la finale del premio “My Giffoni”, sezione dedicata ai ragazzi
di età compresa tra gli undici e i tredici anni, del prestigioso “Giffoni film
festival” di Giffoni Valle Piana, festival del Cinema per ragazzi in programma
dal 14 al 24 luglio prossimi nella cittadina in provincia di Salerno.
Il
corto di Gallo e Vilotta, diretto dalla tredicenne regista, anche lei di
Cosenza, Chiara Pellico, è entrato nella cinquina del premio dopo aver raccolto
ben 1982 voti.
Una
coincidenza numerica non da poco se si pensa che, proprio nel 1982, il grande
regista francese Francois Truffaut, invitato a Giffoni, disse che tra tutti il “Giffoni Film Festival”
era quello più necessario.
Ad
augurare un buon viatico per la vetrina del cinema internazionale di Giffoni al
cortometraggio di Francesco Gallo e Francesco Vilotta ha pensato ieri la Commissione
cultura del Comune di Cosenza, presieduta dal consigliere Claudio Nigro.
Durante la seduta di commissione, presenti i due autori e la giovanissima
regista Chiara Pellico, è stato proiettato il corto “Due amici” cui è seguita
la visione di un documentario che racconta il prima, il durante e il dopo la
produzione.
Ad
aprire il dibattito della commissione cultura è stato il consigliere-relatore Pierluigi Caputo che
ha presentato i due autori e la regista, nonché il progetto, patrocinato dall’Assessore alla formazione
della coscienza civica e alla scuola Marina Machì e già vincitore del concorso
“Corti in città - Il cinema racconta la storia” che è stato l’inizio di questo
lungo percorso.
La
parola è quindi passata ai due coautori e supervisori del cortometraggio
Francesco Vilotta e Francesco Gallo che hanno ripercorso la genesi del progetto
e le diverse tappe.
Apprezzamenti
sono venuti sia dal Presidente della Commissione cultura Claudio Nigro che dal
Vice Presidente Maria Lucente che hanno ribadito il ruolo delle istituzioni a
sostegno delle opere autoctone e quanto importante sia investire sui giovani
calabresi.
Dello
stesso avviso il consigliere Massimo Commodaro che si è complimentato con la
regista e i due autori che “hanno saputo ricostruire atmosfere vicine al cinema
di Tornatore”
Apprezzato
dal consigliere Mimmo Frammartino anche il documentario “Due amici. Una storia
lunga 150 anni”, impreziosito dall’intervista dello sceneggiatore Giacomo
Scarpelli, candidato all'Oscar per il copione de “Il postino”.
Conclusione di seduta dedicata agli interventi
della giovanissima regista Chiara Pellico e della professoressa Patrizia Beltrano che ha
sottolineato la rilevanza sociale del
lavoro svolto dai due autori, soprattutto nei confronti di uno studente, “con
un difficile passato alle spalle, un presente non invidiabile in una casa
famiglia e un futuro incerto con i tanti problemi di integrazione sociale che
si porta dietro”. Come sua docente di sostegno, la professoressa Beltrano, ha
rimarcato quanto sia stato “educativo, formativo e fondamentale questo lavoro
creativo e di particolare aggregazione sociale.”
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