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martedì 17 gennaio 2012

Reggina, servono esperienza e qualità

Noi di Reggio Italia Inchieste, alquanto delusi dal trand negativo degli ultimi mesi, non avevamo più commentato il campionato della Reggina. un po' per non scagliarci contro società, giocatori e allenatore alle prime difficoltà e un po' per capire meglio cosa stava accadendo.
Quindi, è arrivato il pareggio casalingo con il Sassuolo, ultima sfida del 2011, dove la confusione tattica, il declino atletico e la mancanza di qualità, soprattutto nella mediana, sono apparsi evidenti.
Abbiamo pensato fosse frutto della lunga corsa, da settembre a dicembre, che gli amaranto avevano fatto e che un calo fosse da preventivare.
Arriva il 2012, riapre il mercato e... si parla solo di cessioni. Quasi tutti gli attaccanti sembrano nelle mire di società di A e B, cosa da un lato lusinghiera ma dall'altro da temere, visti i precedenti. E così il timore è divenuto incubo quando è stata annunciata la cessione di Simone Missiroli "nientepopodimenoche" al Sassuolo, squadra concorrente per la serie A. Sempre che la serie A sia il vero obiettivo del presidente e non solo un modo per mantenere alta l'attenzione e la tensione del tifoso reggino.
Sì, perché dobbiamo dire che almeno la metà dei punti conquistati dalla Reggina si devono all'ex n° 70 amaranto che con i gol, gli assist e le sue percussioni ha spesso spaccato in due le partite. Pensiamo alla vittoria di Livorno, per esempio. Una Reggina inguardabile nel primo tempo, sfrutta una grandissima giocata di Missiroli per portarsi in vantaggio. Ma, andando oltre, quante reti, quante occasioni, sono nate dalle combinazioni tra Rizzato e Missiroli sulla fascia sinistra? L'unico a cambiar ritmo, l'unico che forniva assist e che sapeva finalizzare, l'unico a cui affidare il pallone nei momenti difficili e che sapeva metterlo in cassaforte. Certo, anche lui era calato fisicamente, ma quando si punta più sul fiato, sull'intensità, e meno sulla qualità, è normale che le prestazioni della squadra subiscano dei bruschi alti e bassi. E' infatti innegabile che un alto tasso tecnico, anche in mancanza di forma fisica, permette di mantenere un livello di prestazione medio alto. Pensiamo al Baggio del Brescia: giocando da fermo o quasi, ha permesso ai lombardi di salvarsi realizzando 45 reti in meno di 100 presenze.
Inizia il 2012 e la Reggina cede Missiroli e poi esonera Breda dopo un pareggio a Vicenza. Non si capisce perché il presidente Foti non abbia provveduto all'avvicendamento subito dopo il match interno con il Sassuolo, consentendo al nuovo mister di prendere confidenza con il gruppo alla ripresa e non durante la settimana, tra una giornata e l'altra. Certo, Breda probabilmente aveva perso la bussola, non sapeva più come uscire da questa situazione e quindi o si acquistano giocatori importanti, capaci di cambiare la fisionomia della squadra o si cambia l'allenatore. E' arrivato Gregucci, non certamente un tecnico dal gran curriculum, e sul quale nutriamo molti dubbi. Magari ci smentirà...
Torniamo al campo. La difesa, fin dall'inizio, è apparsa inadeguata, soprattutto perché il centrocampo non sembra fare il giusto filtro e il solo Emerson non può cantare e portare la croce. L'attacco? Fin quando ha funzionato (6 gol Ragusa e Campagnacci, 7 Ceravolo e Missiroli, 1 Bonazzoli) i problemi difensivi sono stati mascherati, ma appena i maccanismi si sono inceppati, sono arrivate sconfitte e prestazioni opache.
Adesso si parla di un nuovo portiere (Marino e Kovaksic sono acerbi), di un centrocampista d'esperienza e di un fantomatico difensore. Forse sarebbe bastato trattenere Giacomo Tedesco e trovare un sostituto degno dopo la partenza di Puggioni per far quadrare i conti.
In tutta onestà, dubitiamo che questa sessione di mercato possa regalare ai tifosi esperienza e qualità. Al massimo arriverà qualche promessa dalla Lega Pro. E un campionato tranquillo sarà il massimo delle aspirazioni. Sampdoria, Bari e Brescia, in rimonta, appaiono meglio attrezzate e con ampi margini di miglioramento, mentre Juve Stabia e anche il Varese, hanno organizzazione ed entusiasmo. Saremmo felici di sbagliarci.

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