La Giunta Provinciale, riunitasi sotto la Presidenza di Giuseppe Raffa, tra gli altri provvedimenti adottati, ha deliberato l’adesione “alla manifestazione d’interesse finalizzata all’attuazione di misure politiche attive a favore di lavoratori percettori di ammortizzatori sociali nella provincia di Reggio Calabria”, utilizzando così i fondi del Por Calabria FSE 2007-2013; e il trasferimento di cinquecentomila euro ai comuni per consentire ad Acquereggine di mantenere attivo il servizio di depurazione.
Con il primo provvedimento saranno avviati percorsi formativi e lavorativi per venticinque lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali, mobilità lunga, da utilizzare all’interno dei settori dell’ente Provincia. Le finalità del progetto attengono allo “sviluppo e al consolidamento di competenze e conoscenze formative e lavorative necessarie alla riqualificazione e al reinserimento nel mercato del lavoro, acquisibili attraverso l’impiego negli uffici ospitanti e lo svolgimento di mansioni pratico – operative e di momenti formativi di supporto”. L’utilizzo di questi lavoratori, la cui presenza nei vari uffici dell’ente non configura un rapporto di lavoro subordinato, si articolerà su venti ore settimanali, dal lunedì al venerdì nelle ore antimeridiane.
Con il secondo provvedimento amministrativo, la Provincia mantiene l’impegno che il Presidente Giuseppe Raffa aveva assunto il 29 dicembre dello scorso anno, con i lavoratori del sistema del trattamento delle acque e con il Prefetto Luigi Varratta, di un’ anticipazione di mezzo milione di euro per conto dei comuni ad ‘Acquereggine’ per il mantenimento dei livelli occupazionali, considerata la crisi irreversibile di questa società e la mancanza di prospettive future dopo la decisione della Regione di eliminare gli Ato provinciali.
“Non ci siamo tirati indietro”, sottolinea il dott. Raffa nel commentare la decisione assunta dal suo Esecutivo. Ed aggiunge: “Con il nostro intervento abbiamo ottenuto da ‘Aquereggine’ la promessa del mantenimento degli impegni occupazionali e, al tempo stesso, garantito la depurazione evitando gravi ripercussioni sul sistema ambientale della nostra provincia. Resta inteso che il problema non è stato risolto e che per affrontarlo occorrono iniziative forti considerato che dal prossimo mese di febbraio, se non dovessero giungere fatti nuovi soprattutto da parte della Regione, il problema si riproporrà in tutta la sua drammaticità. Nei prossimi giorni incontreremo i sindacati per concordare con i rappresentanti dei lavoratori delle azioni forti tese a scongiurare nuove sacche di disoccupazione e forti tensioni sociali sia sul fronte del lavoro che di natura ambientale”.
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