“Ero io al comando della nave al momento dell’impatto con lo scoglio”. Francesco Schettino conferma al gip quanto detto al pm nel primo interrogatorio subito dopo la manovra disastrosa che venerdì notte ha causato il naufragio della nave da crociera ‘Concordia’, causando 11 morti e 22 dispersi. Ma il comandante, che è stato sottoposto a esami tossicologici, durante l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo, nega di aver abbandonato la nave prima degli altri passeggeri. Anzi, si difende affermando: “Ho salvato, centinaia, migliaia di persone”. Un’affermazione che pare cozzare completamente con quanto emerso dalla conversazione resa pubblica da Il Corriere della Sera (ascolta l’audio). Il gip ha deciso per Schettino la concessione degli arresti domiciliari scatenando l’incredulità del procuratore Verusio: “Vedremo domani le motivazioni del giudice”. In serata la prefettura di Grosseto ha diffuso sul proprio sito l’elenco delle 28 persone da rintracciare (leggi tutti i nomi). I dati, si specifica, “tuttora in corso di aggiornamento, potrebbero risultare utili ai fini della ricerca dei cittadini italiani e stranieri”. Secondo quanto viene reso noto, 4 dispersi sono membri dell’equipaggio, mentre gli altri 24 sono passeggeri tra cui 6 italiani. Durante la giornata sono andate avanti le operazioni di soccorso nel relitto della nave. Cariche esplosive sono state usate per aprire sette varchi nello scafo. I sommozzatori hanno ritrovato altri cinque corpi dopo che ieri le operazioni di salvataggio erano state sospese per qualche ora a causa del mare agitato (leggi la cronaca di ieri). Il tempo, però, stringe. L’imbarcazione, che ieri si è mossa di nove centimetri, è appoggiata su un precipizio di oltre settanta metri. Basta poco per farla scivolare nell’abisso. Domani intantola Smit comincerà a estrarre le 2 mila e 380 tonnellate dal serbatoio della Costa Concordia: per terminare le operazioni ci vorranno dalle due alle quattro settimane. Domani pomeriggio il ministro dell’Ambiente Corrado Clini riferirà nell’Aula alla Camera mentre giovedì prossimo il ministro dello Sviluppo Corrado Passera terrà un’informativa alle 16.30.
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21.28 – La lista dei 28 dispersi. La prefettura di Grosseto ha diffuso in serata sul proprio sito l’elenco delle 28 persone da rintracciare dopo il naufragio della nave Costa Concordia. Tali dati, si specifica, “tuttora in corso di aggiornamento, potrebbero risultare utili ai fini della ricerca dei cittadini italiani e stranieri”. Secondo quanto viene reso noto, 4 dispersi sono membri dell’equipaggio, mentre gli altri 24 sono passeggeri. Per quanto riguarda le nazionalità, mancano all’appello 13 tedeschi, 4 francesi, 2 statunitensi, una peruviana, un indiano, un ungherese e 6 italiani. Dei nostri connazionali, mancano all’appello i passeggeri Maria D’Introno, di Biella; le amiche siciliane Maria Grazia Trecarichi e Luisa Antonia Virzì; il riminese William Arlotti e la figlioletta Dayana di 5 anni, tutti passeggeri, mentre l’unico italiano disperso membro di equipaggio è il 30enne Giuseppe Girolamo di Alberobello (Bari).
20.50 – Pm: “Attendiamo motivazioni scarcerazione”. “E’ da capire perché il gip ha applicato la misura cautelare”. E’ il primo commento del procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio dopo la decisione del gip che ha disposto i domiciliari per il comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino. “Sono curioso di leggere le motivazioni e domani mattina ne prenderemo atto”, ha aggiunto il procuratore.
21.12 – Ventotto giorni per estrarre il carburante. Presentato alle autorità competenti il piano combustibile per evitare la dispersione in ambiente marino del materiale contenuto nella nave Concordia. Da indiscrezioni il piano prevederebbe 28 giorni e si partirebbe dalle 13 cisterne esterne per poi passare a quelle interne. Verrà adottata la tecnica del ‘tappo riscaldatò che consente di portare alla giusta temperatura il combustibile pesante ora troppo denso.
20.00 – Bilancio ufficioso: 11 morti, 22 dispersi. E’ di 11 morti e 22 dispersi l’ultimo bilancio ufficioso del naufragio della nave Costa Concordia, avvenuto la sera del 13 gennaio. Ai sei morti di ieri, vanno ad aggiungersi i cinque individuati oggi a bordo della nave. Dall’elenco dei dispersi, che ieri erano 29, sono da ‘cancellare’ (salvo che non sorgano discordanze sull’identità) i cinque trovati oggi morti sulla nave, la vittima recuperata ieri sera e non ancora identificata, e un cittadino tedesco che è stato rintracciato.
Fonte: ilfattoquotidiano.it
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