Dalla casa ai trasporti: le famiglie italiane spenderanno fino a 1.500 euro in più nel 2012
19 dicembre 2011
Un dato è certo: i bilanci familiari saranno messi a durissima prova. L’anno che comincerà tra tredici giorni rischia di essere uno dei più difficili che la storia repubblicana d’Italia abbia mai visto. Le famiglie italiane dovranno fare i conti fino a 1.500 euro di aumenti in media. È l’effetto combinato delle manovre di quest’anno (e non solo dell’ultima varata dal Governo Monti), delle altre quattro (decreto Sviluppo, provvedimenti di luglio e Ferragosto, legge di stabilità) che hanno chiesto tanti contributi diversi alle famiglie italiane e dai segnali di ripresa del costo delle materie prime sui mercati internazionali.
Cominciamo da quello che è sicuramente la base di partenza per far quadrare i bilanci familiari: la casa. Ebbene dal prossimo anno il costo del mattone sarà sicuramente più oneroso. Il debutto anticipato dell’Imu che coinvolgerà anche la prima abitazione costerà circa 200 euro pro capite (172 per l’esattezza se si tiene conto del gettito previsto dalla manovra Monti dopo le modifiche apportate nel passaggio alla Camera). Per chi ha anche una seconda casa si deve stimare almeno 320/330 euro di costo fiscale aggiuntivo. Alla casa sono connessi anche i costi di gestione come le utenze. Nomisma ha calcolato che per l’energia elettrica serviranno 21,5 euro in più e per il gas 32 euro in più su base annua, a causa sia agli aumenti delle quotazioni del greggio sia ai maggiori costi per le energie rinnovabili. Qualche barlume di speranza potrebbe arrivare dal fronte dei mutui grazie all’abbassamento del costo del denaro della Bce: vantaggi che riguarderanno chi ha acquistato un immobile con un finanziamento a tasso variabile.
Cominciamo da quello che è sicuramente la base di partenza per far quadrare i bilanci familiari: la casa. Ebbene dal prossimo anno il costo del mattone sarà sicuramente più oneroso. Il debutto anticipato dell’Imu che coinvolgerà anche la prima abitazione costerà circa 200 euro pro capite (172 per l’esattezza se si tiene conto del gettito previsto dalla manovra Monti dopo le modifiche apportate nel passaggio alla Camera). Per chi ha anche una seconda casa si deve stimare almeno 320/330 euro di costo fiscale aggiuntivo. Alla casa sono connessi anche i costi di gestione come le utenze. Nomisma ha calcolato che per l’energia elettrica serviranno 21,5 euro in più e per il gas 32 euro in più su base annua, a causa sia agli aumenti delle quotazioni del greggio sia ai maggiori costi per le energie rinnovabili. Qualche barlume di speranza potrebbe arrivare dal fronte dei mutui grazie all’abbassamento del costo del denaro della Bce: vantaggi che riguarderanno chi ha acquistato un immobile con un finanziamento a tasso variabile.
Gli altri fronti del prelievo
Le tasse non riguarderanno solo la casa. Il rincaro dello 0,33% delle addizionali regionali Irpef con effetto già dal 2011 (le conseguenze si sentiranno con una busta paga più leggera da gennaio a novembre) comporteranno ulteriori sacrifici, a cui potrebbe aggiungersi dal 2012 un incremento (o l’istituzione) anche dell’addizionale comunale. Qui il contributo sarà variabile a seconda dei redditi. Cercando di mediare tra le previsioni circolate nei giorni scorsi si potrebbe arrivare a un prelievo aggiuntivo medio anche sui 200-300 euro all’anno.
I consumi
Tasse non solo su patrimoni e redditi, saranno colpiti anche gli investimenti e i consumi. Nel primo caso, al di là delle rimodulazioni dei bolli su conti correnti e sui libretti postali, dal 1° gennaio debutta il nuovo prelievo al 20% sulle rendite finanziarie che risparmia soltanto i risparmi in titolo di Stato. Qui molto dipenderà dalla composizione del portafoglio dei risparmi delle famiglie ma le previsioni di molti analisti nelle scorse settimane portano a ritenere che bisognerà iscrivere un budget ulteriore nelle previsioni di spesa. C’è poi il capitolo consumi. Il primo aumento dell’Iva è scattato dallo scorso 17 settembre e ha riguardato solo i beni soggetti ad aliquota ordinaria (passata appunto dal 20 al 21 per cento). Qualche esempio? Calzature, abbigliamento, elettrodomestici (frigoriferi, tv, lavatrici), automobili, moto e scooter, telefonini, apparecchiature elettroniche, prodotti per la casa. La guerra di cifre che ha visto contrapposte associazioni di consumatori e categorie della distribuzione ha stimato in modo molto variegato l’effetto dell’aumento. Di certo c’è che almeno tra i 100 e i 200 euro in più bisognerà prevederli, anche nel caso in cui dovessero sorgere “complicazioni” impreviste e si dovesse ricorrere ad esempio a prestazioni professionali. Ma c’è di più. Il decreto salva-Italia ha riscritto la clausola di salvaguardia che dovrebbe portare a risparmi della spesa pubblica sulle agevolazioni fiscali. Se non si dovesse arrivare entro i tempi previsti al riordino delle prestazioni socio-assistenziali, la copertura sarà assicurata da un ulteriore rincaro dell’Iva. Ad aumentare dal prossimo 1° ottobre sarà ancora l’aliquota ordinaria (dal 21 al 23 per cento) ma anche quella del 10% (che potrebbe salire al 12%) che riguarda, tra gli altri, anche molti prodotti alimentari. In questo caso, potrebbero essere necessari anche tra 200 e 400 euro in più.
Trasporti nel mirino
Di sicuro, invece, c’è stato il maggio esborso che tutti gli automobilisti devono sostenere alla pompa di benzina per l’aumento delle accise: in questo caso sono almeno 120 euro a famiglia. Bisognerà poi valutare l’impatto di un ulteriore aggiustamento delle tariffe per i pedaggi autostradali, riviste da poco proprio alla luce dell’aumento Iva. Né potrebbe essere più consolante la scelta di optare per i trasporti pubblici. Molte città hanno già aumentato i prezzi del biglietto urbano e altre si stanno preparando. Alcune regioni invece destineranno meno fondi per autobus e treni interurbani: ragionevole prevedere che – a parità di servizio – saranno le famiglie a dover pagare di più.
Giovanni Parente
fonte. sole24ore.it
fonte. sole24ore.it
Vacanze low cost a Natale : le ultime tendenze
18 dicembre 2011
In tempo di crisi, grazie a siti che offrono vacanze low coast, sempre più persone scelgono di viaggiare e pernottare nel modo più economico possibile organizzandosi su internet – si legge nella nota diffusa dall’ADICO – evitando agenzie di viaggio ed intermediari.
Si decide anche di condividere il viaggio con degli sconosciuti, scambiarsi casa con persone che non si conoscono, offrire il proprio aiuto a temporanei padroni di casa in grado di mettere a disposizione un letto nella località tanto agognata.
RoadSharing.com per esempio è un sito internet in quattro lingue che rende attuale, in sostanza, il vecchio autostop – spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolinie per cercare un passaggio su 4 ruote. Il servizio funziona così: chi offre un passaggio si registra con i propri dati sul sito inserendo luogo di partenza e di arrivo e resta in attesa di chi cerca il passaggio verso quella destinazione o un luogo lungo il percorso. A sua volta, quest’ultimo, può inserire il percorso desiderato e attendere una proposta di passaggio on line. Quando un utente trova un percorso interessante può contattare l’inserzionista, sarà poi RoadSharing.com a inoltrare la comunicazione stabilendo così il contatto fra i futuri compagni di viaggio senza costi per il servizio ottenuto.
Per alloggiare praticamente gratis basta invece iscriversi ai siti che consentono, per un periodo di vacanza, di scambiare la propria residenza con un’altra abitazione e di abbattere così i costi delle ferie. Oltre alla casa è possibile scambiare anche la villetta al mare, al lago o in montagna, la barca o il camper. Le quote di iscrizione a questi network non superano le 120 euro all’anno. Esiste poi anche lo scambio di ospitalità con la formula del ‘CouchSurfing’, che letteralmente significa ’saltare da un divano all’altrò: in questo caso non ci sono costi di iscrizione né scambi di abitazione. Il conto si paga con la promessa di ricambiare l’ ospitalità o dando una mano nel fare le pulizie.
Si decide anche di condividere il viaggio con degli sconosciuti, scambiarsi casa con persone che non si conoscono, offrire il proprio aiuto a temporanei padroni di casa in grado di mettere a disposizione un letto nella località tanto agognata.
RoadSharing.com per esempio è un sito internet in quattro lingue che rende attuale, in sostanza, il vecchio autostop – spiega il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolinie per cercare un passaggio su 4 ruote. Il servizio funziona così: chi offre un passaggio si registra con i propri dati sul sito inserendo luogo di partenza e di arrivo e resta in attesa di chi cerca il passaggio verso quella destinazione o un luogo lungo il percorso. A sua volta, quest’ultimo, può inserire il percorso desiderato e attendere una proposta di passaggio on line. Quando un utente trova un percorso interessante può contattare l’inserzionista, sarà poi RoadSharing.com a inoltrare la comunicazione stabilendo così il contatto fra i futuri compagni di viaggio senza costi per il servizio ottenuto.
Per alloggiare praticamente gratis basta invece iscriversi ai siti che consentono, per un periodo di vacanza, di scambiare la propria residenza con un’altra abitazione e di abbattere così i costi delle ferie. Oltre alla casa è possibile scambiare anche la villetta al mare, al lago o in montagna, la barca o il camper. Le quote di iscrizione a questi network non superano le 120 euro all’anno. Esiste poi anche lo scambio di ospitalità con la formula del ‘CouchSurfing’, che letteralmente significa ’saltare da un divano all’altrò: in questo caso non ci sono costi di iscrizione né scambi di abitazione. Il conto si paga con la promessa di ricambiare l’ ospitalità o dando una mano nel fare le pulizie.
ADICO: il capodanno si fa last minute
18 dicembre 2011
Malgrado la crisi e l’impennata dei prezzi gli italiani non si scoraggiano per trascorrere la notte di Capodanno nelle più importanti località turistiche italiane – fa sapere l’ADICO – ricorrendo al famoso ingegno italico del sapersi arrangiare.
Infatti se è vero che, nelle settimane tra Natale e l’Epifania, nelle principali località di villeggiatura invernali si applicano incrementi dei prezzi intorno al 40% – si legge nel comunicato diffuso dall’Immobiare.it – grazie alle offerte “dell’ultimo minuto” si possono cogliere occasioni di risparmio importanti per trascorrere la notte più famosa dell’anno a prezzi accessibili alle tasche di tutti.
I numeri sono chiari. Madesimo e Chamonix offrono ai villeggianti dell’ultimo minuto sconti superiori ai 300 euro, ma anche a Cervinia, Madonna di Campiglio e Bormio, prenotando all’ultimo istante si possono risparmiare circa 250 euro a settimana.
Una formula, questa della prenotazione dell’ultimo minuto, che diventa quindi sempre più popolare anche fra chi decide di affittare una casa per le vacanze – continua nella nota il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – soprattutto perché permette di risparmiare oltre il 20%.
I proprietari degli immobili offerti “all’ultimo minuto”, per evitare infatti di lasciarli vuoti, sono sempre più disposti a concedere sconti notevoli per chi prenota con pochi giorni di anticipo.
Ma per cogliere queste occasioni, bisogna saper convivere con l’incertezza della disponibilità.
“Anche in questo settore si desidera generare il virtuosismo dei saldi. Ovviamente ci si deve accontentare dei modelli e delle taglie (località e tipologie di appartamenti) rimanenti. Ma restano grandi opportunità di affari”.
Infatti da uno studio dell’ADICO, nella sua formula classica l’opzione casa vacanza, viene presa in considerazione soprattutto dalle famiglie (48%), da compagnie di ragazzi (34%), coppie (14%), altro (4%).
Infatti se è vero che, nelle settimane tra Natale e l’Epifania, nelle principali località di villeggiatura invernali si applicano incrementi dei prezzi intorno al 40% – si legge nel comunicato diffuso dall’Immobiare.it – grazie alle offerte “dell’ultimo minuto” si possono cogliere occasioni di risparmio importanti per trascorrere la notte più famosa dell’anno a prezzi accessibili alle tasche di tutti.
I numeri sono chiari. Madesimo e Chamonix offrono ai villeggianti dell’ultimo minuto sconti superiori ai 300 euro, ma anche a Cervinia, Madonna di Campiglio e Bormio, prenotando all’ultimo istante si possono risparmiare circa 250 euro a settimana.
Una formula, questa della prenotazione dell’ultimo minuto, che diventa quindi sempre più popolare anche fra chi decide di affittare una casa per le vacanze – continua nella nota il presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – soprattutto perché permette di risparmiare oltre il 20%.
I proprietari degli immobili offerti “all’ultimo minuto”, per evitare infatti di lasciarli vuoti, sono sempre più disposti a concedere sconti notevoli per chi prenota con pochi giorni di anticipo.
Ma per cogliere queste occasioni, bisogna saper convivere con l’incertezza della disponibilità.
“Anche in questo settore si desidera generare il virtuosismo dei saldi. Ovviamente ci si deve accontentare dei modelli e delle taglie (località e tipologie di appartamenti) rimanenti. Ma restano grandi opportunità di affari”.
Infatti da uno studio dell’ADICO, nella sua formula classica l’opzione casa vacanza, viene presa in considerazione soprattutto dalle famiglie (48%), da compagnie di ragazzi (34%), coppie (14%), altro (4%).
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