"La notizia dell'impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, della legge della Regione Calabria n. 24 del 2011 recante 'Istituzione del Centro Regionale Sangue' non può non destare preoccupazioni sulla operatività di una normativa che la nostra regione aspettava da anni".
E' quanto dichiara il consigliere regionale di Italia dei valori Giuseppe Giordano intervenendo sulle motivazioni "che hanno portato alla impugnazione di una legge regionale che tutti i gruppi consiliari hanno votato all'unanimità. Al di là delle questioni di merito, che ripropongono ancora una volta l'individuazione dei confini fra la potestà legislative dell'ente Regione e i poteri conferiti al commissario ad acta, è indubbio - puntualizza Giordano- che l'ente regionale debba, con assoluta urgenza, definire la propria posizione , ovvero se ci siano gli estremi per resistere in giudizio o, in caso contrario, apportare le dovute correzioni , anche attraverso un intervento diretto del commissario ad acta per rendere efficace l'articolato normativo".
"Ciò in ragione- puntualizza Giordano- anche dei benefici economici che la normativa in esame tende ad apportare sul versante della razionalizzazione della spesa sanitaria non intaccando minimamente, anzi al contrario, il Piano di rientro dal deficit sanitario tenuto conto che in tale settore i finanziamenti provengono direttamente dallo Stato sulla base di una legge nazionale che prevede il riparto di un fondo a favore delle Regioni. Su queste basi- conclude Giordano- non si comprende per quali ragioni la legge impugnata, a dire del Governo, non avrebbe la necessaria copertura finanziaria".
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.