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lunedì 5 settembre 2011

Adiconsum: perseguire gli evasori, liberare consumatori e aziende dall’incubo di pignoramenti su prima casa e automobili

La riscossione dei tributi, spesso vessatoria, da parte di Equitalia, dichiara Pietro Giordano Segretario Generale di Adiconsum, rischia di mettere in ginocchio molti consumatori, le imprese, i lavoratori autonomi onesti che hanno sempre pagato le tasse.

La dimostrazione delle difficoltà si famiglie e imprese è dimostrata da oltre il milione di rateizzazioni, per 15 miliardi di euro complessivi, richieste da contribuenti in difficoltà.

Il costo per il contribuente in difficoltà, è enorme, se lo applicasse una banca sarebbe immediatamente denunciata per usura. Con l'iscrizione a ruolo gli interessi circa il 6%, l'aggio di circa il 5% che può arrivare anche al 9% e in caso di ulteriore mancato pagamento una sanzione pari al 30% di quanto non pagato.

Quando è lo Stato direttamente ad essere creditore il tasso di interesse per i contribuenti è del 2%.

I miglioramenti introdotti con il "decreto sviluppo" vanno nella giusta direzione ma sono insufficienti. Va abbassata almeno a mille euro la tracciabilità dei pagamenti in contanti, così come vanno tassati quei beni di lusso, che sono troppo spesso in possesso di grandi evasori o in società di comodo, magari con sede legale in paradisi fiscali.

Bisogna, continua Giordano, normare la non pignorabilità della prima casa o dell'auto se esse sono indispensabili per l'attività lavorativa, per la mobilità portatori di handicap o per la ridotta mobilità di componenti il nucleo familiare.

Per Adiconsum la rateizzazione massimo 72 rate può essere insufficiente; è necessario che le rate siano commisurate all'effettiva capacità di pagamento. Equitalia deve farsi carico della cancellazione di ipoteche iscritte. Necessario, prosegue Giordano rivedere tutti costi: tasso d'interesse, aggio, sanzioni esageratamente alte.

Adiconsum dice basta a comunicazioni burocratiche e ciniche come la semplice lettera di comunicazione ai consumatori e chiede una reale riforma in tema di reclami. Equitalia, troppo spesso, si autoassolve dichiarandosi semplice ente riscossore.

Adiconsum chiede subito una commissione di conciliazione e che i reclami possano essere effettuati e risolti direttamente con Equitalia, evitando perdita di soldi e di tempo ai contribuenti e realizzando lo strumento della conciliazione paritetica tra associazioni dei consumatori e Equitalia.

In una situazione così caotica, con le difficoltà oggettive dei contribuenti a pagare i propri debiti e tenendo conto della necessità di recuperare immediatamente risorse per lo Stato potrebbe essere prevista, insieme ad una reale e forte lotta all'evasione a partire dall'inasprimento delle sanzioni per gli evasori, la possibilità per i contribuenti di pagare, anche ratealmente la sorte capitale del proprio debito con la remissione di tutte le spese accessorie cumulate nel tempo.

Ciò consentirebbe allo Stato di avere introiti immediati, perché molti avranno interesse a mettersi in regola dovendo pagare meno di quanto cumulato negli anni, a Equitalia di smaltire un numero elevato di pratiche e di poter operare in maniera migliore e attenta per il futuro, liberando famiglie e imprese dall'incubo di pignoramenti dell'auto o di vedersi ipotecata la propria casa.

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