(ASCA) - Reggio Calabria, 9 set - ''Come avvenne con la vertenza sul Porto di Gioia Tauro, anche per il destino di Fdc la discussione si sposta a Roma, sperando questa volta pero' in risultati nettamente migliori''. Lo dichiara Giuseppe Longo (Prc), consigliere provinciale di Reggio Calabria. ''La sospensione della delibera del Cda di Ferrovie della Calabria del 25 luglio scorso, in cui l'azienda disponeva che il gommato venisse ceduto alle municipalizzate - aggiunge Longo - non e' altro che un piccolo sospiro di sollievo per i lavoratori, perche' la vertenza rimane tutta in piedi almeno fino a quando non si avranno certezze sul futuro del trasporto pubblico locale ed in particolare sulle Linee Taurensi, chiuse lo scorso 6 giugno senza che ad oggi si sia seriamente lavorato per restituire il servizio a pendolari e studenti che dal prossimo 12 settembre torneranno a scuola quindi con enormi disagi''. ''Ad oggi, non si intravede alcuna strategia politica in grado di pianificare e rilanciare un servizio che, a mio parere, si vuole solo apparentemente far rimanere pubblico e che invece si mira a trasferire a favore di concessionari privati sovvenzionati dalla stessa Regione. Ne e' prova - sostiene Longo - la chiusura delle Linee Taurensi frutto di un chiaro disegno politico attuato nel silenzio piu' cupo e coperto fino all'ultimo secondo dall'omertosa posizione della classe politica e da tutti quelli che avevano gia' assunto una decisione assurda ed irresponsabile, mascherata da motivi di sicurezza rispetto ai quali non si e' mai voluto intervenire''. ''Si e' aspettato, dunque, silenti e complici dell'alibi - conclude Longo - che la chiusura e' pervenuta dall'USTIF, quale Organo di Controllo del Ministero dei Trasporti, che ha segnalato appunto la mancanza di sicurezza, cosa risaputa e segnalata da oltre un anno, senza che nessuno di competenza abbia fatto alcunche' per porre i rimedi che il caso richiedeva. Oggi, a pochi giorni dall'apertura dell'anno scolastico, tutto vergognosamente tace, non facendo altro che far perdere ulteriormente credibilita' alla politica. Le vertenza Taurensi e la crisi del Porto sono le due facce della stessa medaglia e vanno affrontate con adeguata determinazione e grande unita', affinche' l'azienda possa continuare a svolgere nel nostro territorio un servizio che con efficienza e' stato garantito a tutte le nostre popolazioni per moltissimi anni''.
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