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martedì 27 settembre 2011

'NDRANGHETA: MADRE BOSS, NON HA MINACCIATO SINDACO ROSARNO VOLEVA INCATENARSI A MUNICIPIO, CONVINTA DA PARENTI A NON FARLO

 (ANSA) - ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 27 SET - Si voleva incatenare davanti al Municipio di Rosarno per protestare l' innocenza del figlio dall'accusa di avere minacciato il sindaco Elisabetta Tripodi, ma e' stata convinta dai parenti a desistere ed e' tornata a casa. Protagonista della vicenda Giuseppina Buonarrivo, di 86, madre di Rocco Pesce, di 54 anni, indicato come il capo dell' omonima cosca della 'ndrangheta, detenuto nel carcere milanese di Opera per scontare una condanna all'ergastolo per omicidio, associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti, e raggiunto nelle scorse settimane da una nuova ordinanza di custodia cautelare per minacce nei confronti di un corpo politico o amministrativo per impedirne o per turbarne l'attivita'. Pesce, in particolare, ha scritto, dal carcere, una lettera al Sindaco di Rosarno in cui, tra l'altro, esprimeva ''rammarico e disappunto per il fatto che il Comune si e' costituito parte civile nel procedimento penale a carico mio e della mia famiglia dato che da parte nostra non vi e' stata alcuna azione penalizzante a danno delle istituzioni, dei commercianti e degli abitanti del comune di Rosarno. Ritengo, inoltre, di non avere recato alcun disturbo al quotidiano cittadino e, tanto meno, inquinato l'aria che respirate''.

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