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venerdì 30 settembre 2011

È ora di Restyling? Ecco la biorivitalizzazione con l’ozono


Estate 2007. Ronaldo, allora attaccante del Milan di Ancelotti, si blocca per un problema alla coscia, una lesione muscolare che viene curata dai medici della nazionale brasiliana facendo ringiovanire i tessuti. Possibile? Sì, grazie alle piastrine. Le Piastrine (o trombociti), sono normali elementi del nostro sangue, di forma tondeggiante, prive di nucleo, derivano dai megacariociti del midollo osseo. Queste producono collagene, elemento essenziale per mantenere giovane la pelle.  E grazie allo studio di una tecnica che permette di isolare le piastrine dal sangue, è nata la biorivitalizzazione con piastrine e ozono.
Sull’argomento abbiamo intervistato Leonardo Pentivolpe, medico chirurgo, coordinatore del Comitato Etico della Società Scientifica Italiana di Ossigeno Ozono Terapia, di  notevole esperienza nel settore.
«Sono tra i primi, anni fa, a utilizzare le piastrine – rivela il dott.Pentivolpe -. In principio, la terapia era applicata, in medicina, soprattutto nei deficit di cartilagine articolare, poi, grazie alle proprietà di stimolazione nella formazione del collagene, è stata utilizzata anche in medicina estetica per il ringiovanimento della pelle del viso che perde brillantezza ed elasticità, col passare degli anni, proprio perché questa sostanza tende a ridursi».
La tecnica è molto semplice. Si prelevano 20 cc di sangue da cui vengono estratte le piastrine. Che  si iniettano attraverso piccole punturine sottocutanee su viso, collo, decolté e mani. L’azione delle piastrine può essere però potenziata. Questo grazie alle qualità dell’ozono, grande vascolarizzatore, ormai molto conosciuto e utilizzato in medicina.
«L’ozono – spiega  il dott. Pentivolpe – ha come funzione principale la facilitazione di afflusso di sangue, crea nuovi capillari, fondamentali per l’irrorazione delle zone periferiche del corpo. L’invecchiamento è motivato, fra l’altro, proprio da un deficit di afflusso di sangue e l’azione dell’ozono è di agire soprattutto sul microcircolo».
L’ozono, inoltre, stimola i fibroplasti, cellule che formano il collagene (in pratica una spugna che trattiene liquidi e idrata), e questo rende la pelle più compatta.
«La tecnica che prevede l’utilizzo delle piastrine, può e deve essere potenziata dall’ozono, che diventa un autentico concimatore di questa semina grazie all’azione sui capillari e conseguente ossigenazione cellulare».
Proprio questa funzione ha permesso l’utilizzo dell’ozono-terapia nel trattamento della cellulite, notoriamente causata proprio da una cattiva circolazione. Altri campi di applicazione, oltre a quello estetico, sono la cure delle ernie e delle artrosi.
«La terapia con l’ozono è totalmente diversa da botox e fillers – precisa il medico chirurgo -. Qui il ringiovanimento è completamente naturale. La pelle, dopo il trattamento biorivitalizzante, diviene levigata, elastica, più luminosa e compatta, ma senza modificare in alcun modo i tratti del viso». Un’autentica rivoluzione, quindi. La moderna tendenza è di contenere l’utilizzo del bisturi e di soluzioni chimiche potenzialmente dannose: avere un viso giovane e luminoso in modo naturale adesso è possibile con la biorivitalizzazione con piastrine e ozono.


Il dott. Pentivolpe riceve, su prenotazione, presso lo Studio di riabilitazione "Armonia", in via Naz. Pellaro (RC). Per informazioni chiamare allo 0965/357265.

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