6 ottobre 2005: delitto Fortugno a Locri, Calabria. Ferragosto 2007: strage di Duisburg, Germania.Una scia di sangue collega la provincia di Reggio Calabria alla grande Germania. Le ‘ndrine salgono lo stivale, stanno a Roma, a Milano, passando per Casal di Principe, sconfinano in Europa e nel mondo”. Così si presenta “ ‘Ndrangheta made in Germany”, di Giuseppe Lumia e Orfeo Notaristefano, ospiti presso l’auditorium "Diego Suraci" della Piccola Opera Papa Giovanni, nel corso di una tavola rotonda organizzata dal Centro servizi al volontariato dei due mari e da Libera per discutere dei temi proposti dagli autori. "'Ndrangheta made in Germany" è un libro che spiega il che fare, ripercorrendo i circuiti a doppio senso di circolazione tra la provincia di Reggio Calabria e la grande Germania.
E’ la storia della ‘ndrangheta d’esportazione, di ‘ndrine nate in Calabria ed emigrate in Germania e in altri Paesi europei, dove si sono radicate e infiltrate in settori vitali dell’economia. Nel libro sono descritte le nuove rotte della cocaina, fenomeno mondiale controllato e gestito dalla ‘ndrangheta, mettendo in luce le azioni di contrasto della Direzione Nazionale Antimafia. 900 persone appartenenti a 229 famiglie di ‘ndrangheta sono attive oggi in Germania nel traffico di stupefacenti, nella gestione dei rifiuti tossici, nel grande riciclaggio di denaro sporco, nell’imposizione del pizzo. Nella Germania unificata dopo la caduta del muro di Berlino la ‘ndrangheta ha intensificato la sua presenza mettendo le mani su tutto ciò che era acquistabile, entrando così pesantemente nell’economia tedesca.
‘Ndrangheta made in Germany contiene tre tipi di risposte allo strapotere delle mafie: l’evoluzione della legislazione antimafia in Italia; l’azione della magistratura; i movimenti antimafie. La proposta politica contenuta nel libro è formulata nell’ultimo capitolo ed è rivolta al Parlamento Europeo perché adegui la propria legislazione antimafia prendendo a modello quella italiana, che è la più avanzata al mondo. “Lo scopo è creare uno spazio giuridico europeo condiviso dagli Stati membri, che prenda a riferimento la Convenzione ONU, siglata a Palermo nel 2000”.
Di seguito alcuni stralci tratti dall'incontro di Reggio Calabria:
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