(ANSA) - BRUXELLES, 30 MAR - I magistrati antimafia lanciano l'allarme davanti al Parlamento europeo: il continente deve smettere di pensare che le mafie siano un fenomeno solo italiano. ''Il crimine organizzato sta comprando pezzi dell'Europa'', avverte Nicola Gratteri, procuratore antimafia a Reggio Calabria, a margine dell'intervento nel convegno promosso dall'eurodeputata Idv Sonia Alfano al Parlamento europeo di Bruxelles sulla strategia dell'Ue per combattere il crimine organizzato transnazionale. E Roberto Scarpinato, procuratore antimafia di Caltanissetta, aggiunge: ''Il capitale mafioso e' diventata una componente strutturale del capitalismo mondiale''. Le osservazioni dei magistrati italiani si inquadrano nella proposta di una strategia europea che ''prenda esempio dall'Italia''. ''Gli Stati membri - osserva Gratteri - non hanno percezione della pervasivita' della mafia in Europa e specialmente nel Nord Europa. Siamo all'anno zero''. Quello che manca e' un coordinamento delle legislazioni. ''Nei 27 Stati - dice la Alfano - andrebbe come minimo riconosciuto il reato di associazione di stampo mafioso per tutti i Paesi. Sarebbe un primo passo''. I problemi li esemplifica Gratteri: ''In Germania non sono possibili le intercettazioni ambientali. In Olanda, uno dei principali punti di smistamento del narcotraffico, non sono ammessi i ritardati arresti o i ritardati sequestri. In Spagna, addirittura, non si possono compiere perquisizioni notturne se non per reati di terrorismo''. Per il procuratore di Reggio Calabria ''serve una legislazione europea omogenea'' e sarebbe utile ''quanto meno poter fare indagini sul crimine organizzato senza passare per le rogatorie internazionali''. Per Gratteri i principali nemici da combattere in Europa ''sono 'ndrangheta e camorra forti in Germania'' come presenza di capitali e ''in Olanda e Spagna per il narcotraffico''. La rilevanza economica del crimine organizzato e' sottolineata da Scarpinato: ''Non ci sara' mercato in Europa se non si combatte la mafia''.
The anti-Mafia magistrates have sounded the alarm before the European Parliament: Europe must stop thinking that the gangs are a phenomenon Italian only. Organized crime''is buying parts of Europe,''warns Nicola Gratteri, anti-mafia prosecutor in Reggio Calabria, on the sidelines of the intervention in the conference sponsored by MEP IDV Sonia Alfano to the European Parliament in Brussels on the EU strategy to combat transnational organized crime. And Roberto Scarpinato, anti-Mafia prosecutor in Caltanissetta, added:''The Mafia and the capital 'has become a structural component of global capitalism.'' The observations are part of the Italian magistrates in the proposal for a European strategy to''take example from Italy.'' Member States''- notes Gratteri - no perception of the pervasiveness' of the mafia in Europe, particularly in Northern Europe. We are at year zero.'' What is missing and 'coordination of the laws. ''In the 27 states - says Alfano - should be at least recognized the crime of mafia association for all countries. It would be a first step.'' The problems Gratteri exemplifies them:''In Germany there are possible eavesdropping. In the Netherlands, a major clearinghouse for drug trafficking, are not allowed delayed arrests or seizures delayed. In Spain, indeed, can not carry out searches at night if not for crimes of terrorism.'' For the prosecutor in Reggio Calabria''serves a uniform European legislation would be helpful''and''at least be able to do investigations on organized crime without going through the letters rogatory.'' For Gratteri the main enemies to fight in Europe''are the 'Ndrangheta and Camorra strong presence in Germany as''capital''and in the Netherlands and Spain for drug trafficking.'' The economic significance of organized crime and 'stressed by Scarpinato:''There will be no' market in Europe if we do not fight the Mafia.''
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