(ANSA) - REGGIO CALABRIA , 28 MAR - Aurelia Strangio, moglie di Giuseppe Nirta, arrestato in Olanda nel 2009 per la faida di San Luca e detenuto in regime di 41 bis nel carcere de l'Aquila, in una lettera si dice '' profondamente allarmata'' per le condizioni di salute del marito, ''che e' gravemente ammalato - afferma la donna - ed abbandonato a se stesso''. Giuseppe Nirta, secondo l'accusa, sarebbe l'esecutore della strage di Duisburg del giorno di Ferragosto del 2007 , in cui furono uccise sei persone, insieme al cognato Giovanni Strangio. ''Mio marito - dice la donna - e' sofferente da due anni e dai pochi accertamenti cui e' stato sottoposto in carcere non e' stata trovata la causa dei suoi malori. Da un anno e' ridotto a non mangiare piu' cibo e ad assumere solo liquidi. Malgrado questo continua ad avere forti dolori che lo costringono a stare a letto con sofferenze atroci, nausea e continue perdite di sangue. Mio marito ha bisogno di controlli e di essere curato in una struttura adeguata. Ho scritto anche al direttore del carcere e mi ha risposto che hanno fatto tutti i passi necessari, compresa la richiesta di ricovero, che pero' fino ad oggi non e' avvenuto''. ''Aiutatemi ad evitare - conclude Aurelia Strangio - un'altra morte in carcere. Aiutatemi a fare valere la legge anche per i detenuti per problemi di salute affinche', come si e' sempre detto, possano essere curati in strutture adeguate''.
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