Abbiamo
appreso con entusiasmo la notizia del sequestro della discarica di Melicuccà
effettuato dai Carabinieri del Noe in quanto consentirà di chiarire tutti i
dubbi sollevati giustamente da Lagambiente sul rispetto delle normative in
materia di sicurezza sulla salute pubblica dei cittadini.
Speriamo
che quanto avvenuto a Melicuccà rappresenti un punto di arrivo definitivo al
modo di gestire il ciclo dei rifiuti in Calabria commissariato da 16 anni per
l'incapacità di mettere in moto un circuito virtuoso che si basi sulla raccolta
differenziata spinta porta a porta che garantirebbe contemporaneamente
trasparenza, tutela ambientale e occupazione.
Tutti
coloro i quali non hanno voluto azionare tale percorso sono responsabili dello
scempio ambientale in cui si trovano i cittadini calabresi, costretti a vivere
tra la spazzatura pur pagando tasse salatissime senza avere un servizio
efficiente.
Da
mesi si aspettava che la Regione Calabria mettesse fine al commissariamento
invece la sua proroga ha siglato il fallimento politico in un settore nevralgico
che deve rappresentare una assoluta priorità nell'agenda politica di chi è alla
guida della nostra regione.
I
pochi sindaci che hanno finalmente deciso di bandire una gara in forma
associata che punti sulla raccolta differenziata e sul ricollocamento a lavoro
degli ex dipendenti di Pianambiente meritano apprezzamento nella speranza che
facciano da apripista per molti altri che rinunciando oggi a questa grande
opportunità riteniamo abbiano commesso un grave errore.
Il
modello Roccella Ionica, dove non esistono più i cassonetti per strada,
vogliamo si imiti nella Piana di Gioia Tauro, perchè i cittadini accoglieranno
favorevolmente il sistema porta a porta solo se vedranno che il tutto avverrà
con competenza, serietà e trasparenza.
Non
accettiamo la logica di chi dice che sono le discariche e gli inceneritori
l'unica soluzione possibile ad eliminare la spazzatura dalle nostre cittadine,
perchè è una visione miope e distorta che provoca solamente danni ambientali
che si ripercuoteranno sulla salute di ognuno di noi.
Ora
si tratterà di attendere con fiducia l'esito degli accertamenti e delle
indagini in modo che non si ripeta mai più quanto stava avvenendo a Melicuccà,
sperando che proprio da qui possa partire un meccanismo virtuoso che ci aiuti a
mettere la parola fine a qualunque tipo di discarica a cielo aperto in modo che
sindaci e governi regionali si trovino di fronte alla scelta obbligata di
puntare esclusivamente sulla raccolta differenziata spinta.
Giuseppe Longo
consigliere provinciale Rivoluzione Civile
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