Aggiudicati i lavori per la riqualificazione urbana e sociale delle
frazioni
Partiranno in
tempi brevissimi i lavori di riqualificazione delle frazioni preannunciati
dall’Amministrazione Occhiuto in una conferenza stampa tenuta lo scorso mese di
settembre dall’Assessore alla Riqualificazione Urbana, Katya Gentile.
E’ stata
aggiudicata oggi la gara per una serie di interventi che prevedono il
rifacimento della strada di collegamento Borgo Partenope/S. Ippolito, il
recupero del sagrato del Santuario di S. Ippolito, la realizzazione del Centro
Polifunzionale di Donnici Inferiore ed il rifacimento della piazza dinanzi la
chiesa di Donnici Superiore.
La ditta
aggiudicataria è la IDEABBRUZZO S.r.l. che ha offerto un ribasso del 28,70%
sull’importo a base d’asta di 450.000 euro provenienti dalla devoluzione del
mutuo che la precedente Amministrazione aveva destinato alla realizzazione del
sottopasso di viale Trieste.
Sono state 12
le ditte che hanno partecipato alla gara a fronte delle 17 invitate.
Il Vice
Sindaco Katya Gentile, che riveste anche l’incarico di Assessore alla
Riqualificazione Urbana, ha espresso soddisfazione per il buon esito della gara
e per l’imminente inizio dei lavori.
“Non si tratta
– commenta la Gentile – di restituire soltanto funzionalità ad una strada che
oggi crea molti disagi a chi la frequenta o di rendere esteticamente più
gradevoli alcune piazze. Con queste opere intendiamo restituire ai cittadini
delle frazioni spazi che oggi sono dei non-luoghi.
Così sarà per
le piazze antistanti due luoghi di culto, il Santuario di S. Ippolito e la
chiesa di Donnici Superiore; così sarà per il Centro Polifunzionale di Donnici
Inferiore, dove finalmente gli anziani potranno anche ritrovarsi
dignitosamente.
I lavori
costituiscono, quindi, un’operazione di riqualificazione urbana ma anche
sociale.
Il grado di
soddisfacimento dei cittadini – conclude il Vice Sindaco Gentile – conferma la
felice intuizione dell’Amministrazione di aver voluto convertire la
destinazione originaria del mutuo in opere realmente utili ed attese da troppo
tempo da cittadini che per anni si sono sentiti trascurati”.
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Chiusa bretella stradale di via Pasquale
Perugini per lavori di riparazione degli alloggi comunali
Sarà
chiusa al traffico dalle ore 7,00 di martedì prossimo 5 febbraio fino a venerdì
8 febbraio, la bretella stradale di via Pasquale Perugini (ex via Massaua),
compresa tra via Francesco Principe (ex via Asmara) e via Lungo Busento
Tripoli.
Lo
comunica il Settore Infrastrutture del Comune di Cosenza.
La
chiusura del tratto stradale si renderà necessaria per consentire una serie di
lavori riguardanti la riparazione, la manutenzione e la tinteggiatura esterna
di alcuni alloggi comunali che ricadono nell’area.
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Albertazzi e Luigi De Filippo al Rendano il 9,10 e 11
febbraio
Due
proposte teatrali particolarmente allettanti per gli appassionati del teatro di
prosa. Sono quelle in programma, per la stagione del teatro “Rendano” di
Cosenza, il 9, il 10 e l’11 febbraio
prossimi.
Quantunque
ravvicinati, i due spettacoli, “Puccini – d’arte e d’amore”, con Giorgio
Albertazzi (in programma sabato 9 febbraio, alle ore 20,30 per la sezione
“Celebrity”), e “Peppino, quante belle risate!” con Luigi De Filippo (in
programma domenica 11 febbraio, alle ore 18,00, e lunedì 11 febbraio, alle ore
20,30), sono stati inseriti dal direttore artistico del “Rendano” Isabel
Russinova nel cartellone della stagione di prosa per non far mancare ai
cosentini due tra i maggiori protagonisti della scena teatrale italiana, vista
l’impossibilità di incastrare altre date, per i rispettivi impegni.
Puccini - d'arte e d'amore
con Giorgio Albertazzi
La
regia e il testo di “Puccini -D’arte e d’amore”, al “Rendano” di Cosenza sabato
9 febbraio (ore 20,30), sono di Giovanni De Feudis che nelle note di regia sottolinea come lo spettacolo “è indubbiamente
un omaggio a Puccini, al grande compositore e alle sue opere immortali che ci
restituiscono ancora oggi un teatro modernissimo. Ma è anche un omaggio ad
Albertazzi, al grande attore e all’intensità delle sue straordinarie doti
drammatiche. Inesauribile inventore di melodie melodrammatiche di sovrumana
bellezza il primo, profondissimo conoscitore e ineguagliabile interprete
dell’animo umano il secondo.
Entrambi
– prosegue Giovanni De Feudis - indefessi estimatori delle donne; entrambi
innamorati dei cavalli e del brivido della velocità; entrambi strenui difensori
del primato dell’estetica nell’arte; entrambi non credenti ma convinti
dell’ineffabile presenza degli Dei; ambedue divorati dall’amore per la vita;
ambedue toscani: due stelle in un misterioso universo popolato quasi
esclusivamente da donne.
Lo
spettacolo è un riuscitissimo mix di musica e parole, di lirica e prosa, con un
insolito Albertazzi nei panni del grande compositore lucchese che ci fa
rivivere tutti i momenti più salienti di una vita artistica e sentimentale
sempre vissuta al limite dell’incredibile. Dove le due vite, di Puccini e di
Albertazzi, a tratti si mescolano approdando ad un livello di pathos di
straordinaria grandezza.”
Parte
integrante dello spettacolo, le arie pucciniane più celebri ed entrate nella
storia del melodramma: da “Vissi d’arte, vissi d’amore” dalla “Tosca” a
“Signore ascolta” dalla “Turandot”, da “Che gelida manina” da “Bohème” a “Un
bel dì vedremo” da “Madama Butterfly”, da “Sola, perduta, abbandonata” da “Manon
Lescaut” a “Oh mio babbino caro” da “Gianni Schicchi”.
Romanze
che diventano tappe di uno storico percorso appassionato, affidate alle voci
dei soprano Fabiola Trivella e Maria Carfora e al giovane tenore coreano Jeon
Sangyong. Arie che si mescolano al ricordo di una biografia seducente di cui si
impadronisce l’istrionico Giorgio Albertazzi per raccontare di memorabili
amori, di passione per la musica e per le donne della sua vita, interpretate da
Emy Bergamo (nel ruolo del soprano Rose Ader) , Stefania Masala (in quello
di Sybil Beddington ) e Giovanna
Cappuccio, che interpreta la domestica-ragazzina Doria Manfredi, morta suicida
nel 1909.
L’orchestrazione
è di Luca D’Alberto, le scene di Andrea Bianchi.
Peppino, quante belle risate!
con Luigi De Filippo
E’
il teatro di Peppino De Filippo il protagonista di questo spettacolo, in scena
al “Rendano” domenica 10 febbraio (ore 18,00) e lunedì 11 febbraio (ore
20,30). “Peppino, quante belle
risate!” si compone di due atti unici, scritti dal grande Peppino De Filippo,
uno dei componenti della “famiglia reale del teatro italiano” : “Cupido scherza
e spazza” e “Quale onore!”.
In
questo spettacolo il figlio Luigi, che firma anche la regia, rende omaggio alla
figura paterna alla quale ha di recente intitolato il Teatro “Parioli” di Roma
che gestisce dalla scorsa stagione insieme alla moglie Laura Tibaldi.
Il
primo dei due atti unici “Cupido scherza e spazza” è una farsa umoristica
rappresentata per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli nel 1931.
Propone
tragicomiche scene di malavita napoletana ambientate con umorismo nel mondo dei
netturbini. Siamo nell’anno 1950, un modesto netturbino trova un portafoglio
con una somma considerevole e, in uno slancio d’onestà, lo restituisce al
proprietario che l’aveva smarrito. Ma il suo lodevole comportamento non viene
ripagato dal destino poiché il dramma si annida fra le sue mura domestiche: la
moglie lo tradisce col suo migliore amico. E da qui è un susseguirsi di
grotteschi colpi di scena. Con un finale di passioni e di sangue fra dramma e
comicità.
Nell’altro
atto unico, “Quale onore!”, un modesto impiegato, sperando in un avanzamento di
carriera, invita a cena a casa sua il suo direttore. Un vicino di casa
invadente gli fa credere che la sua abitazione è troppo modesta per ricevere
una tale personalità. In pochi minuti gli trasforma la casa, rendendola più
ricca e sontuosa. Ma tali esagerazioni suscitano il sospetto del direttore, che
ordina una severa inchiesta.
I
due atti unici tornano alle radici della comicità dei De Filippo, forse un po’
ingenua, di certo surreale, piena di fantasia e poesia: due classici esempi del
grande teatro umoristico di cui i De Filippo sono artefici e depositari,
maestri nell’arte di far ridere riflettendo. “Un’epoca d’oro – dice in un
vecchio libro Luigi De Filippo – alla quale ho partecipato attivamente dando il
mio contributo (Luigi De Filippo debuttò nella compagnia del padre Peppino nel
1951). Soprattutto in palcoscenico, un’autentica festa della fantasia, della
creatività, di quella comicità sofferta e amara caratteristica dei De Filippo,
con l’orgoglio di poter affermare: c’ero anch’io”.
Biglietti
I
biglietti degli spettacoli di Giorgio Albertazzi e Luigi De Filippo sono in
vendita sia al botteghino del “Rendano” che all’agenzia “Inprimafila” di Viale
degli Alimena.
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Rispettati i vincoli del Patto di
stabilità 2012 e liquidati 15 milioni di investimenti - Ora al lavoro per la
riduzione dei tempi di pagamento
Soddisfazione
dell’Assessore alla Crescita economica
urbana Luciano Vigna per l’andamento della non facile azione volta al
risanamento dei conti del Comune e, in particolare, per il rispetto del Patto
di stabilità per l’anno 2012, traguardo che viene oggi certificato e comunicato
ufficialmente al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dichiara l’assessore Vigna: “In un panorama della finanza pubblica che rimane particolarmente critico, anche in prospettiva 2013, questa è sicuramente una buona notizia. Il rispetto del Patto rappresenta una tappa fondamentale nell’azione di risanamento finanziario che sarà formalizzata nel nuovo Piano di riequilibrio pluriennale che verrà sottoposto al Consiglio comunale nei prossimi giorni. L’obiettivo del 2012, che prevedeva il raggiungimento di un differenziale positivo pari a 2,028 milioni di euro, è stato superato per circa 80 mila euro.
I dati relativi al Patto evidenziano come, nonostante il periodo di crisi, è stata liquidata una somma per investimenti pari a 15 milioni di euro. E’ evidente che ciò non rappresenta la soluzione alle gravi difficoltà finanziarie ed ai ritardi di pagamento, ma è nostra intenzione indirizzare tutti gli sforzi possibili al fine di ridurre i tempi medi di pagamento.”
Dichiara l’assessore Vigna: “In un panorama della finanza pubblica che rimane particolarmente critico, anche in prospettiva 2013, questa è sicuramente una buona notizia. Il rispetto del Patto rappresenta una tappa fondamentale nell’azione di risanamento finanziario che sarà formalizzata nel nuovo Piano di riequilibrio pluriennale che verrà sottoposto al Consiglio comunale nei prossimi giorni. L’obiettivo del 2012, che prevedeva il raggiungimento di un differenziale positivo pari a 2,028 milioni di euro, è stato superato per circa 80 mila euro.
I dati relativi al Patto evidenziano come, nonostante il periodo di crisi, è stata liquidata una somma per investimenti pari a 15 milioni di euro. E’ evidente che ciò non rappresenta la soluzione alle gravi difficoltà finanziarie ed ai ritardi di pagamento, ma è nostra intenzione indirizzare tutti gli sforzi possibili al fine di ridurre i tempi medi di pagamento.”
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Per
Michelle Hunziker, come previsto, sold out al “Rendano”. Sabato 2
febbraio l’attesissimo one woman show “Mi scappa da ridere”
Sold
out annunciato per l’attesissimo spettacolo “Mi scappa da ridere”, protagonista
Michelle Hunziker che sarà al Teatro “Rendano” di Cosenza sabato 2 febbraio, con inizio alle ore 21,00.
A
confermare il tutto esaurito è Giovanni Bonanno della “Bonanno Entertainment”,
l’agenzia di spettacolo che organizza e distribuisce in Calabria l’one woman
show della Hunziker.
Il
sold out fatto registrare da “Mi scappa da ridere” conferma l’attesa febbrile
dei cosentini che hanno fatto a gara per acquistare gli ultimi tagliandi
rimasti fino a qualche ora fa al botteghino del “Rendano” e all’agenzia
Inprimafila di viale degli Alimena, segno che l’arrivo a Cosenza della
popolarissima show girl svizzera viene vissuto con particolare trepidazione dai
suoi numerosissimi fans.
Lo
spettacolo della Hunziker figura, come è noto, nel cartellone della stagione
del teatro “Rendano”, firmata da Isabel Russinova, nella sezione “Celebrity”.
“Mi
scappa da ridere è prodotto da Bibi Ballandi per la “Ballandi Entertainment” ed
è giunto quest’anno alla sua terza edizione, dopo il travolgente successo delle
prime due.
Nell’one
woman show, dal carattere dichiaratamente autobiografico, è la stessa Hunziker a
raccontare la “sua favola” : la sua vita reale, la sua infanzia, le sue passioni,
i suoi principi azzurri che si fondono a fantasia, invenzione ed immaginazione.
Il tutto all’insegna della risata che per Michelle Hunziker è una sorta di
mantra ed anche un modo di comunicare. Una caratteristica che prorompe, nella
vita reale come nel lavoro, non solo nei momenti giusti ma anche in quelli meno
adatti, come situazioni drammatiche o malinconiche.
La
forza dello show risiede nel fatto che Michelle non si risparmia, mettendosi in
gioco totalmente: in versione intimista, sexy, umoristica, invecchiata,
ritoccata chirurgicamente. E naturalmente anche come cantante, ballerina e
intrattenitrice.
Ciò
che scatena, insomma, un vero e proprio ciclone, capace di trasportare lo
spettatore in un mondo inatteso di aneddoti sorprendenti, dove nessuno –
soprattutto lei – si prende mai sul serio.
Ritmo
incalzante a parte, “Mi scappa da ridere” può contare anche su un impianto
visivo di grande fascino e novità, che lo rendono unico ed originale come
l’artista intorno al quale è stato costruito.
Il
supporto di mezzi tecnologici e visuali usati in modo narrativo ed interattivo,
fa sì che la showgirl svizzera sia accompagnata, ora dal vivo, ora in maniera
creativo-virtuale, dal corpo di ballo, dall’orchestra, ma soprattutto da un
intrigante personaggio critico e dissacratore, il Mago Forest, Grillo Parlante
virtuale della Hunziker.
Con
una scenografia ricca di ledwall ed ologrammi, la regia dell’one woman show è
di Giampiero Solari che ha scritto a più mani lo spettacolo, insieme a Riccardo
Cassini, Francesco Freyrie, Piero Guerrera, e, ovviamente, alla stessa protagonista
Michelle Hunziker.
Le
coreografie sono di Bill Goodson, le musiche di Leonardo De Amicis.
I
costumi sono di Grazia Materia; l’impianto scenico e le luci di Marcello
Jazzetti, la regia video di Cristina Redini, gli abiti di scena di Michelle
Hunziker sono di Elisabetta Franchi e di Celyn B.
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