ARCHEOLOGIA: APOCALISSE A SIBARI, SEPOLTA DAL FANGO SITO INVASO DA 200 MILA METRI CUBI DI ACQUA, DANNI INGENTISSIMI (di Antonio Iannicelli) (ANSA) - SIBARI (COSENZA), 29 GEN - E' uno scenario apocalittico quello che appare in ogni angolo del parco archeologico di Sibari, sommerso dal fango e dall'acqua del fiume Crati dopo l'esondazione causata dalla pioggia. E cosi' sembra di essere tornati al 510 a.C., quando i crotoniani decisero di deviare il corso del fiume che distrusse completamente l'opulenta polis magnogreca di Sybaris. Lo scorso 18 gennaio, dopo due millenni e mezzo, il Crati e' esondato di nuovo, questa volta non per motivi bellici, e ha allagato completamente il parco archeologico di Sibari, mettendo in serio pericolo un patrimonio di inestimabile valore storico-culturale. I danni, che e' ancora troppo presto per calcolare, appaiono ingentissimi. L'esondazione ha coperto d'acqua totalmente il sito, dove le campagne di scavi che si sono succedute nel corso degli anni hanno portato alla luce reperti riferibili alle tre citta' sorte in quei luoghi. Sybaris, antica polis magno greca, realizzata nel 720 a.C. e distrutta nel 510 a.C. dai crotoniani; Thurii, fondata nel 443 a.C. dai sibariti che, dopo la distruzione di Sybaris, non si erano dispersi, e infine, nel 194 a.C., sullo stesso sito dove erano state edificate Sybaris e Thurii, la citta' romana di Copia. I primi danni provocati dall'esondazione del Crati sono gia' visibili. Alcune creste di mura sono state spazzate via. Oggi la situazione e' migliorata, l'acqua e' stata succhiata via dalle grandi idrovore recuperate da vigili del fuoco e protezione civile, ma resta il problema del fango. Una situazione difficile da affrontare e su cui i tecnici e i responsabili della Soprintendenza ai Beni archeologici della Calabria si stanno interrogando. Dovranno evitare che il fango si asciughi bruscamente e diventi crosta ingestibile, difficile da togliere. Stanno pensando di utilizzare le loro idrovore per mantenere l'acqua al livello della falda e, quindi, tenere umido il fango. Poi avranno da fare con i lavori piu' delicati, come la pulitura delle vestigia. Solo allora si potra' avere un'esatta quantificazione dei danni e una conseguente quantificazione delle spese. Con il passare dei giorni moltissime associazioni e tantissimi volontari hanno offerto la loro solidarieta' e la loro collaborazione. Nei giorni successivi all'alluvione e' partita la mobilitazione di studiosi, accademici, intellettuali, da Salvatore Settis a Mirella Baracco, Andrea Giardina, Filippo Veltri, Jean Luc Lamboney, che hanno lanciato dalle colonne del 'Quotidiano della Calabria' l'appello 'Salviamo Sibari' per richiamare l'attenzione sul sito in pericolo. Le adesioni sono gia' centinaia ma non basta. Giovanni Papasso, il sindaco di Cassano allo Jonio, il centro di cui Sibari e' frazione, si e' rivolto ieri anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendogli di adoperarsi ''per risolvere la situazione di emergenza''. Nel piccolo centro calabrese, intanto, e' stata un'esplosione di solidarieta', subito concretizzata dall'impegno degli uomini del Consorzio di bonifica di Trebisacce (Cosenza), dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Cosenza, della Coldiretti Calabria e della Protezione civile regionale. Per otto giorni, ininterrottamente, giorno e notte, esposti all'intemperie, con alcune grosse idrovore, hanno pompato acqua per liberare i cinque ettari di area archeologica che erano ricoperti dai circa 200 mila metri cubi di acqua mista a fango. Ma ora, guardando la melma e l'acqua che ancora sommergono il sito, il timore che assale studiosi e volontari e' che lo splendore dell'antica Sybaris sia ormai compromesso definitivamente.
Calabria: Cobas precari, Talarico convochi Consiglio regionale (ASCA) - Cosenza, 29 gen - ''Abbiamo sospeso lo sciopero della fame dopo le parole del Presidente del Consiglio Regionale, on. Francesco Talarico, che ci ha nuovamente rassicurati circa l'approvazione del progetto di legge 399/9. Abbiamo ribadito che aspetteremo fino a venerdi', 1 febbraio, quindi, per tutta la settimana feriale , e che in caso di mancata convocazione del Consiglio Regionale riprenderemo ad oltranza lo sciopero della fame''. Lo si legge in una nota dei Cobas precari della sanita'. ''Questa volta, in caso di diniego - continua la nota - proseguiremo con un'azione politico-sindacale ininterrotta sperando di poter sensibilizzare tutte le forze politiche e sociali disponibili. Seppure siamo in campagna elettorale non pensiamo che una riunione del Consiglio Regionale di pochi minuti possa distrarre i nostri politici. Anzi, rappresenterebbe un'azione di riformismo che tutti apprezzerebbero . Per questo rinnoviamo l'invito all'on. Francesco Talarico, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, di convocare l'Assemblea Regionale per l'approvazione del provvedimento, rinviando al 1 febbraio ogni futura decisione di lotta''.
Calabria/elezioni: Forum famiglie, candidati sottoscrivano piattaforma p (ASCA) - Catanzaro, 29 gen - ''Al Paese servono urgenti e innovative politiche familiari, capaci di valorizzare la famiglia con una concreta e coerente attuazione del principio di sussidiarieta': politiche promozionali, sostegno alla qualita' relazionale dei nuclei familiari, ascolto, promozione e collaborazione con l'associazionismo familiare''. E' questa la piattaforma che il ''Forum delle famiglie'' della Calabriasottopone a tutti i candidati, di ogni lista presente alle prossime elezioni politiche, che, condividendo, ne vorranno sottoscrivere pubblicamente principi e applicazioni normative. La piattaforma si definisce in sette ''grandi Si''', che spaziano dalla centralita' della famiglia alla liberta' di educazione, elencati nel sito www.forumfamiglie.org, che provvedera' a pubblicare i nomi dei candidati che si impegnino, qualora eletti, a farsene portavoce in parlamento. Anche in Calabriacome in tutta Italia, la mobilitazione delle diverse associazioni aderenti al Forum mira a raccogliere le adesioni dei candidati che sottoscrivendo la piattaforma, durante la campagna elettorale potranno utilizzare il logo ''Io corro per la famiglia'', una sorta di marchio di qualita' da collocare nel materiale di propaganda online o cartaceo. Le modalita' di raccolta delle adesioni e le iniziative da attuare per organizzare una presenza attiva nei diversi eventi politici organizzati nelle prossime settimane e utile ad instaurare un rapporto diretto con i candidati, sono state al centro dell'incontro tenuto a Lamezia Terme dal direttivo locale del Forum e coordinato dal presidente regionale Antonino Leo.
Calabria: industriali Aregentano a Scopelliti, chiarezza su fondi Psai (ASCA) - S. Marco Argentano (Cs), 29 gen - Un gruppo di imprenditori dell'agglomerato industriale di San Marco Argentano, che fa parte dell' area Asi di Cosenza, ha inviato un lettera aperta al presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti, e all'assessore regionale alle Attivita' produttive, Antonio Caridi, nella quale denunciano lo stato dell'area, per larghi tratti inagibile, dovuto all'accumularsi di fango e detriti anche per normali precipitazioni. ''Non vogliamo - proseguono gli industriali nella lettera - in alcun modo strumentalizzare uno stato di bisogno conclamato dai fatti, ma solo intervenire per sapere quale sara' il nostro destino. Abbiamo appreso in questi giorni dalla stampa che i Progetti di sviluppo delle aree industriali, sono stati definanziati, e le risorse restituite al governo centrale nell'ambito dei piani di coesione nazionale. Si tratta di 37 milioni di euro, tredici dei quali destinati alla provincia in cui risiediamo e lavoriamo, che sarebbero risultati determinanti per ripristinare lo stato delle cose''. ''Lavorare in queste condizioni - concludono gli industriali di San Marco Argentano - e' mortificante e rappresenta un'ulteriore aggravante della crisi congiunturale che colpisce il Paese. Pretendiamo la chiarezza, giacche' la notizia dello stralcio dei Psai ha suscitato in noi angoscia e sfiducia''.
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