'NDRANGHETA: OPERAZIONE "SAGGEZZA", GLI ARRESTATI (AGI) - Reggio Calabria, 13 nov. - I cinque arrestati accusati di essere al vertice della corona nell'ambito dell'operazione "Saggezza" sono: Vincenzo Melia di 83 anni, considerato capo "Corona"; Nicola Nesci di 57 anni e Nicola Romano di 64 anni, considerati entrambi "capo consigliere"; Giuseppe Siciliano di 62 anni e Giuseppe Varacalli di 59 anni, considerati entrambi consiglieri del boss Melia. Gli altri arrestati sono: Bruno Bova di 55 anni, Giuseppe Cataldo di 55 anni, Marcello Cirillo di 54 anni, Pierino Fazzari di 46 anni, Teresa Fazzari di 60 anni, Vincenzo Fazzari di 56 anni, Salvatore Fragomeni di 57 anni, Giovanni Furfaro di 45 anni, Carmelo Ietto di 66 anni, Giovanni Macri' di 57 anni, Rocco Ilario Maiolo di 29 anni, Antonio Napoli di 30 anni, Bruno Parlongo di 50 anni, Felice Parrotta di 76 anni, Antonio Pasquale Pelle di 40 anni, Massimo Pelle di 38 anni, Giuseppe Perre di 75 anni, Carmine Pollifroni di 40 anni, Giuseppe Raso di 71 anni, Giuseppe Romano di 47 anni, Fabio Salvini di 32 anni, Marco Salvini di 30 anni, Massimo Siciliano di 42 anni, Antonio Spagnolo di 52 anni, Bruno Vallelonga di 57 anni, Rocco Bruno Varacalli di 45 anni, Bruno Zaffino, di 48 anni. Due soli arresti non sono stati eseguiti; in un caso perche' l'indagato si trova all'estero, in un altro caso perche' il destinatario delo provvedimento si e' reso irreperibile.
UNIVERSITA': BERSANI, "NO AL CLASSISMO, CAMBIARE LEGGE GELMINI" (AGI) - Cosenza, 13 nov. - "Non possiamo tollerare elementi di classismo nell'istruzione, e' il peggio che possa capitare alla societa'" Lo ha detto Pierluigi Bersani parlando all'universita' della Calabria. "E' un vero insulto alla societa' - ha detto ancora - voler studiare e non poterlo fare. Dobbiamo riportare la tassazione ai livelli europei, del tema del diritto allo studio dovremmo farne un tema d'attacco della nostra politica. Noi critichiamole nostre universita', ma dall'estero appariamo, in molti settori come quelli che formiamo meglio la gente. E infatti ci rubano i laureati".
FONDI LAZIO: GIP, MARUCCIO PRESE ANCHE RISPARMI NONNA ORDINANZA, ERA SEMPRE PRESSATO DA NECESSITA' REPERIRE DENARO (ANSA) - ROMA, 13 NOV - ''Una persona perennemente pressata dalla necessita’ di reperire denaro'' anche prendendo i risparmi della nonna. Cos il gip descrive Vincenzo Maruccio nell'ordinanza con la quale motiva l'arresto. ''Pur percependo cospicui introiti come consigliere regionale'', Maruccio era sempre in cerca di denaro ''reperito'' da ''svariate fonti: sale giochi, tabaccherie, parenti, quali la madre che dalla Calabria, a suo dire, gli inviava con l'autobus i risparmi della nonna e amici vari, alcuni calabresi''.
'NDRANGHETA: SGOMINATA 'CORONA', STRUTTURA INTERMEDIA COSCHE ARRESTATE 39 PERSONE. CONDIZIONATE ELEZIONI COMUNITA' MONTANA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 13 NOV - ''L'uomo sacro.. della sacra corona e' un fratello di sangue, cosa rappresenta?...'', ''Rappresenta un fratello, un 'fratello di sangue', un fratello.. che giustamente non dovrebbe violare .. nei confronti..''. A parlare cosi' senza sapere di essere intercettati dai carabinieri sono stati Vincenzo Melia e Nicola Romano. Parole che per gli investigatori costituiscono non solo la conferma della loro appartenenza alla 'ndrangheta, ma anche dell'esistenza della ''corona'', una struttura intermedia, posta superiormente ai ''locali'', le unita' territoriali di base, e articolata sul territorio in modo da ''associare'' alcune piccole realta' territorialmente simili che altrimenti avrebbero avuto scarso peso. Ed e' proprio la ''corona'' che i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno colpito stamani con l'esecuzione, tra la Calabria e la provincia di Como, di 39 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina. In questo contesto, Vincenzo Melia, e' indicato dagli investigatori, come il ''capo corona'', mentre Romano, insieme a Nicola Nesci, era ''capo consigliere''. Con l'inchiesta che ha portato all'operazione di oggi, denominata ''Saggezza'', gli investigatori ritengono di avere accertato l'esistenza e l'operativita' di cinque ''locali'' ad Antonimina (famiglia Romano), Ardore (famiglia Varacalli), Canolo (famiglia Raso), Cimina' (famiglia Nesci) e Cirella di Plati' (famiglia Fabiano), individuandone organigrammi e i vertici. I carabinieri, che hanno sequestrato quattro aziende per un valore di circa un milione di euro, sono certi anche di avere individuato gli interessi economici e societari riferibili agli indagati, ed in particolare le attivita' economiche attraverso le quali avrebbero conseguito i profitti illeciti, accertando anche ipotesi di condizionamento degli appalti pubblici. Le famiglie, secondo l'accusa, avevano la gestione ed il controllo diretto ed indiretto di attivita' economiche nel taglio boschivo in localita' aspromontane, oltre ad un circuito di usura ed esercizio abusivo dell'attivita' di credito. Tutto, ha evidenziato il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, doveva passare attraverso accordi garantiti dai capi 'locale'. Anche il taglio dei boschi ed il commercio del legname, cosi' come i lavori di messa in sicurezza delle fiumare rappresentevano una 'pratica' che doveva essere affrontata dai capi bastone attraverso i mezzi classici di intimidazione: furti nei cantieri e incendi di autovetture di titolari di imprese. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbero condizionato gli appalti pubblici con una concorrenza sleale grazie al controllo, diretto o indiretto, di imprese edili e movimento terra. E sarebbero riusciti anche a condizionare il libero esercizio di voto, ad esempio con l'elezione del presidente della comunita' montana 'Aspromonte orientale', che non e' comunque indagato.
PROTESTA STUDENTI CONTRO BERSANI, 'NO A GOVERNO DEI TECNICI' POLIZIA LI FA ALLONTANARE. SEGRETARIO PD: ''HO VISTO DI PEGGIO' (ANSA) - COSENZA, 13 NOV - Alcuni studenti hanno protestato stamane nell'aula magna dell'Universita' della Calabria durante l'incontro con Pier Luigi Bersani. Uno degli studenti ha scandito con un megafono alcuni slogan contro il sostegno del Pd al ''Governo dei tecnici''. Altri studenti hanno anche esposto uno striscione con la scritta ''non siamo figli di troika''. La protesta si e' conclusa solo quando e' intervenuta la polizia, che ha fatto in modo che gli studenti abbandonassero l'Aula magna. ''Ho visto di peggio'', e' stato il commento del segretario del Pd. Bersani, all'inizio del suo intervento, aveva detto di essere ''impressionato dalla presenza di tanti studenti'' aggiungendo: ''Sono emozionato piu' di ieri sera nel confronto televisivo''.
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