(ASCA) - Catanzaro, 14 nov - ''La notizia se confermata e' davvero allarmante - dice Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria - nel commentare l'iniziativa dell'Unione Europea, che ha proposto di mettere al bando o di limitare fortemente alcuni ingredienti essenziali per distillare la maggior parte dei profumi. La motivazione addotta e' che producono allergie. Tra questi - riferisce Molinaro - vi e' l'essenza di bergamotto, che la stessa Unione Europea, dopo averla classificata Dop, in modo contraddittorio adesso la vuole danneggiare. I beneficiari di tale provvedimenti sarebbero le lobby-multinazionali della chimica che, alla naturalita' e genuinita' preferiscono le alchimie e le formule di laboratorio per portare avanti progetti egemonici di essenze sintetiche da utilizzare come fissatori nei profumi. La storia si ripete : il bergamotto, frutto che si produce esclusivamente in una bene identificata area della provincia di Reggio Calabria, da cui si estrae l'essenza utilizzata nella profumerie ed in altri svariati utilizzi, che gia' a causa di fantasiose ricostruzioni tra fine anni 80 e inizi del 90 aveva ricevuto una mazzata, ora dopo che i produttori si sono rimboccati le maniche rilanciando la coltura e la preziosa essenza con notevoli investimenti, c'e' il concreto rischio di una seconda mazzata che puo' essere fatale: un sonoro schiaffo mollato alla Calabria, unica produttrice nel mondo di Bergamotto. Se questo accadesse, dovremmo registrare una gravissima perdita per la nostra economia e per il paesaggio della costa reggina e si darebbe ragione ai predoni dell'identita' che lavorano nell'ombra per fare affari, artefici di un mercatismo senza regole che vuole l'omologazione. Ad onor del vero - prosegue Molinaro - le piu' note case produttrici di profumi sono insorte, parlando, se venisse portato avanti questo disegno, ''di fine dei preziosi balsami e di mostruosita' aberrante''. Tra l'altro, le fragranze naturali e tra queste il bergamotto, nella storia solo in 15 casi hanno causato leggere allergie. Noi - afferma Molinaro - vogliamo credere in una Europa che opera in un contesto di regole certe a salvaguardia dei beni comuni e dello sviluppo sostenibile dei territori rispettandone la loro vocazione e che ancora sappia riconoscere il valore strategico del made in Italy. Certamente -conclude -occorre tenere alta l'attenzione su questa vicenda che danneggia tutti attivando le necessarie ed indispensabili contromisure''.
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