'NDRANGHETA: SCOPELLITI, IN LOMBARDIA ERA LOBBY (ANSA) - CATANZARO, 17 NOV - ''Quello che in Calabria e' 'ndrangheta, a Milano era lobby. E' un fatto terminologico, ma in sostanza e' la stessa cosa. Quando in Lombardia si sono accorti, in questi anni, del fatto che lobby era uguale 'ndrangheta, e' scoppiato il problema''. Lo ha detto a Tg Parlamento il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. ''Oggi il problema nasce, ma non voglio fare un discorso politico - ha aggiunto Scopelliti -, dopo tanti anni di governi che sono stati di centrodestra. Ma dieci anni fa, quando c'erano altre parti politiche, vi era questa esistenza, ma era meno denunciata e non vi era alcuna azione. Allora il problema e' quello di una classe dirigente responsabile che capisce la problematica, si fa carico di modificare una legge e di studiarla attentamente perche' sia piu' puntuale e precisa e che, ovviamente, condanni in maniera ferma chi sbaglia. Tutto questo perche' la politica deve essere al di fuori di queste logiche e trasparente e coerente rispetto all'impegno che assume nei confronti dei cittadini''. ''In parti d'Italia, come Milano e la Lombardia in genere ma non solo - ha detto ancora Scopelliti - si e' sempre pensato di escludere la presenza del crimine organizzato. Alcuni anni addietro ricordo, da sindaco di Reggio Calabria, presenziai a Milano alla festa nazionale del Pdl con sindaci e presidenti di Regioni. Noi come amministratori del sud, forze dell'ordine e magistratura, dissi, siamo nelle condizioni di dare un grande contributo per questa parte di territorio perche' noi che abbiamo vissuto e che viviamo in un contesto difficile e complesso, dove fare amministrazione e' molto particolare, possiamo dire che bisogna avere grande conoscenza e grande capacita' di muoversi proprio per evitare di correre il rischio di creare commistioni e inciuci col crimine organizzato. Fate attenzione, dissi ancora, perche' qui in Lombardia comincia ad essere molto piu' problematico il fatto di governare''.
NDRANGHETA: SCOPELLITI, SCIOGLIMENTO COMUNI SIA PIU' MIRATO INTERVENTO A TG PARLAMENTO,SU REGGIO E' STATO COMMESSO UN ERRORE (ANSA) - CATANZARO, 17 NOV - ''Nessuno dica che la 'ndrangheta e' di centrodestra o di centrosinistra. Sarebbe un grande errore. La 'ndrangheta e' un fenomeno che non scende neanche piu' in campo nelle tornate elettorali, anche se in Lombardia e' stato dimostrato il contrario e in Calabria talvolta lo fa''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, intervenendo a Tg Parlamento, su Raidue, assieme al consigliere regionale della Lombardia, Franco Mirabelli, del Pd. Per Scopelliti, che ha parlato dello scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria, citta' di cui e' stato sindaco per otto anni, definendolo ''un errore grave'', la 'ndrangheta ''non ha bisogno di andare a sostenere qualche candidato. Non corre piu' questo rischio, la 'ndrangheta cerca di infiltrarsi con chi vince, con chi rappresenta in quel momento l'organo di governo. E, quindi, come logica deduzione rispetto a quanto accaduto anche a Reggio, bisogna capire dove la 'ndrangheta si infiltra, come condiziona o costringe o crea condizionamento. E questo, come abbiamo visto negli elementi che sono emersi, a Reggio Calabria non c'e'. Quanto accaduto a Reggio ci fa pensare che domani a Milano, Torino, Firenze o Bologna o in qualsiasi altra grande citta', si corre questo rischio, per cui noi dovremmo essere i primi a dire: se c'e' un indagato va sciolto il Consiglio comunale. Immaginiamoci percio' il Consiglio comunale di Milano sciolto o commissariato per mafia, che ceffone sul muso prenderebbe l'Italia nel mondo. E allora il problema e' che la legge va resa piu' restrittiva e anche piu' puntuale, ferma e mirata su alcune vicende''. ''Bisogna capire - ha detto ancora Scopelliti - che vanno colpiti i singoli non si puo' pensare che un sindaco e una intera classe politica perbene paghino le responsabilita' di uno sciocco che viene messo in lista perche' persona perbene e poi si scopre che amoreggiava con la criminalita' organizzata''. Secondo Franco Mirabelli, ''in Lombardia si sono fatti in passato alcuni errori come quello di negare, anche da parte di alti rappresentanti dello Stato, la presenza della criminalita' organizzata''.
Calabria: Adc azzera e rinnova tutte le cariche di partito (ASCA) - Cosenza, 17 nov - Si sono riuniti gli organismi regionali del partito di Adc alla presenza del capogruppo nel consiglio provinciale di Catanzaro, Franco Longo, del capogruppo nel consiglio comunale di Catanzaro, Antonio Angotti ,dell'Assessore Comunale Sport e Turismo del Comune di Catanzaro, Domenico Concolino, del Vicepresidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata,dell'ex sindaco di Pizzo, Fernando Nicotera, del coordinatore provinciale di Vibo Valentia, Massimiliano lo Turco, del Presidente provinciale dell'Adc provincia di Cosenza, Aldo Garofalo . Dopo un articolato e vivace dibattito tutti i presenti hanno concordato sulla improrogabile necessita' di convocare gli organismi del partito con cadenza periodica per definire la linea politica da tenere in Calabria e a livello nazionale con il proprio segretario nazionale Francesco Pionati, visto le novita' presenti nel panorama nazionale che si evolvono giornalmente. All'unanimita' in pieno raccordo con gli organi nazionali si e' deciso di azzerare tutte le cariche del partito a livello regionale, nominando un comitato di reggenza, costituito da Franco Longo, Fernando Nicotera e Maximiliano Granata, portavoce del comitato di reggenza Maximiliano Granata . Nei prossimi giorni gli organismi regionali di partito terranno una riunione a Pizzo con i propri militanti e simpatizzanti alla presenza di Francesco Pionati, Segretario Nazionale dell'Adc, per definire la linea politica del partito in Calabria.
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