“Anche
la Calabria risulta pesantemente colpita dalla riorganizzazione ospedaliera
prevista dalla legge sulla ‘spendign review”. C’è in atto una profonda
riorganizzazione del comparto, che in Calabria si aggiunge a quel rigoroso
processo di revisione di costi e prestazioni imposte dal cosiddetto “tavolo
Massicci”, nel piano di rientro. Tuttavia, nonostante le tante limitazioni
imposte dallo Stato credo che non possa venire meno, soprattutto in quei
territori come la locride, dove è presente un unico Ospedale territoriale, l’esigenza e la necessità di assicurare un
servizio sanitario che salvaguardi
adeguati livelli di assistenza nelle specializzazioni assegnate a quel
territorio”.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera, che si sofferma, in particolare, sulla situazione dell’Ospedale di
Locri, dove la mancata applicazione del turn-over, seppure nelle limitazioni
previste dal tavolo Massici, sta indebolendo un presidio ospedaliero
estremamente importante per il territorio di competenza.
“A
Locri – avverte Nucera – la sanità rischia di fermarsi. Alla carenza di
personale, si potrebbe aggiungere presto la tegola dei medici e del personale
sanitario precario, che dal prossimo 31 dicembre, in mancanza di novità, non
potrebbe più mettere piede dentro l’Ospedale. E Locri, purtroppo, non è l’unico
caso in Calabria”.
“Sull’intera
locride, comprensorio ampio e popolato, è necessaria maggiore vigilanza. Ho
avuto modo di leggere le notizie che arrivano da quel nosocomio – aggiunge
Nucera - dove molti medici, nonostante le difficoltà esibiscono un numero di
prestazioni assolutamente lodevole sul piano dei numeri, dei tempi e della
qualità. Ma non credo che si possa fare di più, almeno, fino a quando a Locri
non si attiveranno interventi che diano respiro ad un sistema che rischia altrimenti
di andare al collasso, nonostante i grandi sforzi compiuti in tal senso dal
Commissario straordinario per la sanità in Calabria, il Presidente Giuseppe
Scopelliti e la giunta regionale, che fin dall’inizio della legislatura sono
stati impegnati per riorganizzare un settore che a dispetto dei costi, che
impegnavano oltre il 60% del bilancio regionale, offriva un servizi deficitari
e carenti, presentando inutili doppioni di reparti nello stesso territorio, e
spesso divisioni specialistiche totalmente inutilizzate, con enorme spreco di
risorse e di personale”.
“Nei
prossimi giorni sarò a Locri – ha anticipato Nucera – per incontri di carattere
istituzionale, ma intendo verificare la reale situazione esistente dentro
l’Ospedale, per individuare e magari proporre i giusti e necessari correttivi
per rendere quel presidio sempre più efficiente e adeguato al servizio che è
chiamato a svolgere”.
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