(ASCA) - Cosenza, 12 nov - ''I continui tagli alle Universita' hanno portato al crollo dell'offerta formativa e dei servizi all'interno di molti Atenei d'Italia. La crisi economica ha di fatto messo in ginocchio le famiglie italiane e calabresi in modo particolare, dal Ministro tecnico ci saremmo aspettati la riduzione dei danni provocati dalla Gelmini (quella del tunnel) ma al peggio non c'e' mai fine''. Lo si legge in una nota della Uil Calabria. ''Il ministro e il governo Monti che fanno? Abbattono le tasse? Neanche per idea,le tasse sul diritto allo studio si aumentano e cosi' a studiare ci va chi se lo puo' permettere (e magari non lo merita) o chi riesce a tenere i ritmi di una vita divisa tra lavoro e studio. Una scelta che in ogni caso penalizza chi non puo' dedicarsi a tempo pieno agli studi universitari. Gli studenti e le famiglie sono esasperati e non ce la fanno piu'. Hanno mille volte ragione a protestare contro un sistema che mira a far crollare il sistema dell'Istruzione italiana statale a favore del sistema privato che si vede sempre aumentare gli introiti da parte della ''casta'' dello Stato. Quando i servizi delle universita' italiane perdono di qualita', - sostiene la Uil - le facolta' chiudono corsi di laurea e le tasse aumentano, non si e' piu' sull'orlo del precipizio ma si sta gia' precipitando. Non possiamo che essere solidali e al fianco di tutti gli studenti che protestano contro questo ennesimo colpo al cuore ai danni delle famiglie e del sapere''.
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