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venerdì 17 agosto 2012

Venezia - Mostra del Lido: un film denuncia sui respingimenti nel Mediterraneo. Dibattito sui 1500 morti nel 2011


INASCOLTATO L’SOS DI PROFUGHI ALLA DERIVA. NON VENGONO SOCCORSI

Strasburgo, 16 agosto – Violazione dei diritti umani nel Mediterraneo: dai respingimenti italo-libici all'omissione di soccorso. Un film denuncia sui respingimenti e sul trattato Italia-Libia. L'incontro con i profughi che durante il conflitto con la Libia non furono soccorsi pur avendo inviato un SOS.
Troppi morti nel Mediterraneo: donne, bambini e povera gente che lascia la miseria e la violenza del proprio paese e rischia la vita per inseguire un sogno di libertà. Lo scorso anno furono 1500 le vittime accertate, cioè quelle di cui siamo a conoscenza grazie a qualche superstite dei naufragi. Ma chissà quanti altri morti. Purtroppo, i respingimenti non rispettano le leggi sul dovere di accoglienza dei profughi.
Nel mese di marzo 2011 un barcone alla deriva con 72 profughi dalla Libia, localizzato da mezzi militari che perlustravano quel tratto di Mediterraneo, non fu soccorso. Morirono in 63, ne sopravvissero solo 9. La denuncia del Consiglio d’Europa non intende individuare i colpevoli ma fare in modo che tali tragedie non accadano più.
Ecco perché, grazie alla collaborazione e alla comprensione della Biennale, il problema sarà dibattuto nel corso della Mostra del Cinema per sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso l’attenzione di giornalisti, registi, attori e tutta la gente dello spettacolo presenti al Lido nel pomeriggio di venerdì 31 agosto.
Alle 15, nella grande sala delle Conferenze stampa, al secondo piano del Palazzo del Casinò (sala Perla 2), verrà proiettato il film denuncia “Mare chiuso”, di Andrea Segre e Stefano Liberti, che racconta come sono stati condotti i respingimenti attuati in accordo con la Libia di Gheddafi, per i quali l'Italia è stata condannata dalla Corte di Strasburgo nel febbraio 2012.
Seguirà un dibattito cui interverranno – oltre che il Presidente della Biennale Baratta, il Sindaco di Venezia Orsoni, la vice Segretaria Generale del Consiglio d’Europa Maud de Boer, parlamentari italiani ed europei, tra cui il Sen. Giacomo Santini, Presidente della Commissione emigrazione dell’Assemblea di Strasburgo e la Sen Tineke Strik, che ha condotto un’inchiesta sugli SOS non raccolti. Interverranno al dibattito uno dei 9 superstiti e un sacerdote che, avvertito dal cellulare di un naufrago, lanciò l’SOS che rimase – chissà perché – inascoltato.
Ovviamente tutti i personaggi saranno a disposizione dei giornalisti per rispondere alle loro domande.
Il dibattito sarà moderato da Gian Antonio Stella.

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