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martedì 14 agosto 2012

“Miss Italia mind”: in uno studio di Maria Rita Parsi, ecco come sono le ragazze di oggi


La ricerca sarà presentata il 22 agosto a Montecatini Terme

Il modello materno, nonostante i cambiamenti sociali, continua ad agire nell’immaginario femminile e con esso si identifica infatti il 37% delle ragazze di Miss Italia. E’ uno dei dati di uno studio compiuto da un’equipe coordinata dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi sulle finaliste del 2011, rappresentative delle migliaia di candidate del concorso.

I risultati sono raccolti in un volume dal titolo “Miss Italia mind” che sarà presentato a Montecatini Terme il 22 agosto in occasione dell’incontro delle miss con Tara Gandhi.
Nella relazione madre-figlia sono determinanti, insieme ad altri elementi, il forte legame di appartenenza e di continuità all’interno dello stesso sesso. Nei confronti delle figlie, il padre – con cui si identifica il 21% delle ragazze - svolge un ruolo diverso, cioè di supporto all’armonizzazione, il che costituisce la base per instaurare rapporti sereni e collaborativi con gli altri.

Anche se per le ragazze la famiglia di origine costituisce un importante punto di riferimento, i consigli del partner e degli amici incidono di più in caso di scelte impegnative o di particolari conflittualità rispetto ai quali le voci dei genitori passano in secondo piano. Il 49% si rivolge al partner, il 33% agli amici e  il 18% ai genitori.

Le ragazze amano leggere libri (28%), riviste (32,8%), e i quotidiani (31,2%). Tutte utilizzano internet e i social network , si tengono informate guardando i telegiornali. Per alcune il Concorso Miss Italia rappresenta un’esperienza, una prova, per altre l’occasione per una rivalsa sociale.

Lo studio, che si basa sulle tecniche della psico-animazione e sul “Questionario di Proust”, ha offerto alle ragazze la possibilità di rispondere ad una serie di domande utili a sviluppare il pensiero creativo, corporeo ed immaginativo. Insomma, spiega Maria Rita Parsi, si sovverte il pensiero di James Hillman secondo cui “di tutti i mali della psicologia, il più mortale è la sua indifferenza per la bellezza”. Gli argomenti che emergono sono ampi e di grande interesse per conoscere il mondo giovanile, oltre  che a quello delle “miss”.  

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