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martedì 27 marzo 2012

Pdl e i prodotti a Km 0

“Pur in presenza di rigorose ingiunzioni comunitarie siamo riusciti a dare nuove opportunità alle imprese agricole calabresi che da oggi potranno sfruttare l’azione della Regione Calabria per l’orientamento ed il sostegno al consumo di prodotti agricoli a km zero”.

Queste le parole del Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera dopo l’approvazione in II Commissione della proposta di legge, di iniziativa dello stesso Nucera concernente le “Modifiche alla legge regionale 14 agosto 2008, n. 29 recante norme per orientare e sostenere il consumo di prodotti agricoli anche a km zero.

“Nel momento in cui questa legge produrrà i suoi effetti –  è stato il commento dell’on. Giovanni Nucera –  nella filiera della distribuzione si aggiungerà una nuova opportunità per i prodotti agricoli calabresi.  Superando le rigide norme europee, infatti, le norme contenute nella mia proposta intendono favorire il consumo e la commercializzazione dei prodotti provenienti dalle aziende agricole ubicate nel territorio regionale.  Sarà un’autentica rivoluzione per l’agricoltura calabrese la cui produzione, già di livello, sarà ulteriormente valorizzata e sostenuta da campagne di informazione ai consumatori con notizie sull’origine e la specificità dei prodotti.  Altri interventi riguarderanno la distribuzione nella quale troveranno apposito spazio i prodotti di origine regionale ed i prodotti «a km 0». Ormai è largamente conosciuta e diffusa l’utilità del loro consumo. Sono sempre freschi. Costano meno per effetto dei minori passaggi dal luogo di produzione, al luogo di vendita. Sono ecologicamente sostenibili, perché non sono soggetti a lunghi trasporti, non sono sottoposti ad imballaggi ed a processi industriali di confezionamento e lavaggio. Non prevedono l’utilizzo di plastica e cartone per contenerli”.

“Con questa legge – spiega l’on. Giovanni Nucera - introdurremo il divieto di somministrare nei servizi di ristorazione collettiva pubblica alimenti contenenti organismi geneticamente modificati. La  Calabria potrà così mantenere gli alti standard di qualità dei propri prodotti agricoli che potranno così rappresentare un “brand” distintivo anche per le imprese di ristorazione o di ospitalità attive nel nostro territorio, aziende alle quali la legge è particolarmente rivolta. Visto in chiave turistica – conclude l’on. Giovanni Nucera -  l’utilizzo di prodotti tipici o doc del territorio regionale,  contribuirà ad elevare il livello di qualità del settore, ed andrà a rappresentare un opportunità in più  da offrire a quanti scelgono la Calabria per le loro vacanze”.-

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