30 marzo 2012
Pesanti aumenti sono in arrivo per le bollette di luce e gas. A partire dal primo aprile, riferisce l’Autorità per l’energia, l’elettricità rincarerà del 5,8%. Idem per il gas per cui l’incremento per il trimestre aprile-giugno sarà dell’1,8%. In particolare, l’aumento del 5,8% dell’energia elettrica, non comprende l’aggiornamento per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate che pesano per un ulteriore 4% circa sulla bolletta, aumento che scatterà solo da maggio portando il rincaro al 9,8%. Tra gas e luce, escluso il rincaro dell’elettricità di maggio, questi aumenti peseranno più o meno 49 euro annui per una famiglia media: 27 euro per l’elettricità e 22 euro per il gas. L’Authority, ha spiegato il presidente Guido Bortoni, con il differimento al mese di maggio «sente l’esigenza di dare un segnale, chiaro e concreto. Il tempo di un mese potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte con modalità sopportabili per i cittadini e alle imprese, alle quali si sta già chiedendo uno sforzo titanico vista la congiuntura economica». In particolare, l’ulteriore aumento del 4% di maggio, ha precisato l’Autorità «è ancora a livello di stima, stiamo lavorando ad ulteriori misure per far sì che i maggiori oneri dei servizi per assicurare l’equilibrio del sistema elettrico vengano in parte sostenuti dai produttori e non integralmente trasferiti alla collettività dei consumatori».
LE CAUSE – Per l’energia elettrica «l’incremento del 5,8% in vigore da aprile, deriva sostanzialmente dagli incrementi del petrolio, dai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema e dall’andamento della borsa elettrica sia per effetto dell’emergenza freddo di febbraio sia in una visione prospettica». Più o meno stesse motivazioni per i rincari del gas. «L’aumento della materia prima – dice la nota dell’Autorità – i cui prezzi sono ancora legati alle quotazioni del petrolio e la crescita degli oneri di distribuzione avrebbero comportato un aumento dei prezzi del 2,2%».
I PREZZI – Nel dettaglio, dal 1 Aprile, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 18,292 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a 494 euro: 294 euro ( pari al 59,5% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio, 69 euro ( 14%) per i servizi tariffati a rete ( tramissione, distribuzione e misura), 67 euro (13,5%) per le imposte che comprendono l’Iva e le imposte erariali ( o accise) e 64 euro ( 13%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.
GAS – Dal 1° aprile, i prezzi di riferimento del gas saranno di 87,92 centesimi di euro per metro cubo, con un aumento di 1,5 centesimi di euro, tasse incluse. Per il cliente tipo, ciò comporta una spesa di circa 1.231 euro su base annua. La spesa media annua della famiglia tipo sarà così suddivisa: 500 euro (il 40,6% del totale della bolletta) per la materia prima, 423 euro (34,4%) per le imposte che comprendono le accise ( 17,4%), l’addizionale regionale ( 2,3%) e l’Iva (14,7%). 62 euro (5,0%) per trasporto e stoccaggio, 147 (11,9 %) per la distribuzione e 99 (8,0%) per la vendita al dettaglio, commercializzazione all’ingrosso ed oneri aggiuntivi.
CONSUMATORI – «Un altro colpo micidiale per le famiglie – afferma l’Adico- basta agli aumenti trainati dalla speculazione sulle materie prime e dall’inerzia del Governo. Non è più tollerabile l’assenza di iniziative del Governo per bloccare il continuo aumento della spesa delle famiglie per rifornirsi di beni essenziali ed irrinunciabili come l’elettricità e il gas».
Spunti tratti dal corriere.it
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