Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ed il professore Giuseppe Profiti, Presidente del Centro Pediatrico – Irccs “Bambin Gesù” di Roma, hanno firmato stamani a Catanzaro l’intesa per l’attivazione di un Centro Pediatrico regionale, “Bambin Gesù” - Calabria. All’incontro con la stampa ha preso parte anche la manager dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro Elga Rizzo. Un’iniziativa – inform a una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - che i presenti hanno definito “storica”, frutto di lunghi mesi di trattative e verifiche incrociate, destinata ad imprimere una decisa svolta economica e sociale alle drammatica consuetudine dell’emigrazione sanitaria di migliaia di bambini e di giovani non ancora maggiorenni che si rivolgono ogni anno a strutture ospedaliere del centro, del nord e persino del Sud Italia. L’accordo schiude prospettive di imponenti ricadute positive in termini di risparmio e pone le basi per la costruzione di un polo pediatrico regionale di riferimento imperniato sulle professionalità e sulle metodiche proprie della più autorevole struttura ospedaliera dedicata ai minori. “Oggi celebriamo una data molto importante per la Sanità calabrese – ha affermato il Presidente Scopelliti -, frutto di un lavoro cominciato subito dopo le elezioni regionali e che ha visto il coinvolgimento di tanti calabresi il lustri che vivono a Roma, i quali hanno contribuito a realizzare questo “sogno”. Ma soprattutto, c’è da elogiare il lavoro del dipartimento Salute, della struttura commisariale e dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, che attraverso un’ottima gestione del bil ancio annuale, ha recuperato risorse e reinvestito nel settore pediatrico. Questo – ha aggiunto – è un progetto “Pil ota” da cui partire per costituire una rete su tutto il territorio ed è un modo per dimostrare che la classe politica calabrese sa fornire delle risposte e dare una prospettiva al territorio. Partendo dal diritto alla Salute – ha concluso Scopelliti - vogliamo innalzare il livello di efficienza della nostra regione e rompere il muro di pregiudizio sull’esistente”. Dello stesso avviso, il professor Profiti, presidente del Bambin Gesù, che ha rimarcato il tasso elevatissimo di emigrazione sanitaria dalla Calabria verso altre regioni: il 25 per cento del dato complessivo nazionale, circa dieci mil a famiglie all’anno. “Con questa intesa – ha spiegato – alzeremo progressivamente gli standard di qualità della chirurgia pediatrica in Calabria, attraverso progressive forme di collaborazione che ci vedrà affiancati nella gestione dei pazienti e dei relativi interventi. Quello che forniamo è il “marchio” Bambin Gesù, fatto non solo di esperienza e valore umano, ma di regole e conoscenze. Per me, che sono andato via da Catanzaro 36 anni fa – ha detto ancora – è un sogno che si realizza perché si crea questo progetto proprio nella mia terra, per cui ho sempre auspicato una crescita in campo sanitario. Questa è una cosa concreta che potrà migliorare effettivamente un pezzo della Sanità pubblica calabrese”. Sui tempi di realizzazione del progetto la manager Elga Rizzo è stata molto chiara. “Il progetto inizierà già nel prossimo mese di maggio. Dopo i primi sondaggi con il “Bambin Gesù” – ha aggiunto -, i dirigenti medici, i sanitari ed i tecnici dell’ospedale pediatrico per eccellenza, il Bambin Gesù, hanno visitato le nostre strutture, verificandone l’idoneità dei locali e delle dotazioni impiantistiche e strumentali, che prevedono peraltro la ristrutturazione in corso della Chirurgia pediatrica e della Pediatria. L’appezzamento e l’entusiasmo con cui il nostro progetto è stato accolto dallo stesso commissario per la sanità Scopelliti, dei sub commissari D’Elia e Pezzi e dal dirigente Generale del Dipartimento Antonino Orlando, ci gratificano dell’impegno fin qui sostenuto – ha concluso la manager – sicuri di aver intrapreso assieme alla Regione quel percorso virtuoso che ci porterà fuori dall’emergenza”.
Nel pieno rispetto degli equil ibri finanziari, attentamente valutati in sede di stime propedeutiche, e di coerenza con i piani operativi di contenimento e rientro, le finalità del progetto mirano a dotare la Calabria di un Centro Regionale Pediatrico per l’assistenza di primo e secondo livello; limitare in modo consistente la mobil ità di pazienti pediatrici verso altre regioni e quindi abbattere una pesante voce di bil ancio in uscita; costituire viceversa un polo di attrazione per le regioni limitrofe incrementando così le voci di bil ancio in entrata. Per questo motivo la scelta baricentrica di Catanzaro e del suo nosocomio regionale appare la migliore per logistica, patrimonio professionale e strutturale. Sotto il profil o strettamente economico l’obiettivo è quello di pervenire al pressoché totale azzeramento della mobil ità passiva pediatrica di bassa complessità.
Secondo l’Age.Na.S., l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la mob
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.