CARCERI: SAPPE VISITA GLI ISTITUTI DI PENA DELLA CALABRIA CAPECE, TREMILA RECLUSI MA CAPIENZA REGOLAMENTARE DI 1.800 POSTI Roma, 27 mar. (Adnkronos) - "La Calabria e' la Regione d'Italia nella quale sono detenute complessivamente oltre 3mila persone nei 12 penitenziari regionali che hanno complessivamente una capienza regolamentare di poco superiore ai 1.800 posti letto". La denuncia arriva dal segretario generale del Sappe, Donato Capece, in visita agli istituti di pena della Calabria. "Fino ad oggi la drammatica situazione determinata dal sovraffollamento e' stata contenuta principalmente grazie al senso di responsabilita', allo spirito di sacrificio ed alla grande professionalita' del Corpo di Polizia Penitenziaria", dice Capece. ''Ma queste sono condizioni di logoramento che perdurano da mesi e continueranno a pesare sulle donne e gli uomini della Polizia penitenziaria in servizio negli istituti di pena della Calabria per molti mesi ancora se non la si smette di nascondere la testa sotto la sabbia. Le misure recentemente approvate dal Governo per contrastare il sovraffollamento penitenziario potrebbero cambiare in meglio la situazione complessiva". "Oggi - riflette - 1.545 degli oltre 3mila detenuti presenti in Calabria sono in attesa di un giudizio definitivo: e l'effetto piu' concreto che si otterra' con la legge fortemente voluta dalla Ministro Guardasigilli Severino e' quello di ridurre la tensione detentiva determinata dal numero di persone che transitano per le strutture carcerarie per periodi brevissimi, Evitare cioe' il meccanismo delle ''porte girevoli'', cioe' gli ingressi e le uscite dal carcere per soli pochi giorni: si stima, infatti, che ogni anno oltre 20 mila persone entrano ed escono dagli istituti penitenziari nell'arco di tre giorni. Iniziative, dunque, importanti, ma che da sole non posso bastare a risolvere l'emergenza carceri".
TERRORISMO: ARRESTI PKK, RICERCATO BLOCCATO IN CALABRIA (AGI) - Cosenza, 27 mar - L'operazione antiterrorismo che si e' svolta oggi in tutta Italia contro il Pkk curdo, ha fatto registrare un arresto anche in Calabria. Gli uomini della Polizia Stradale di Frascineto (Cosenza) hanno arrestato un giovane turco di 28 anni, Siji Murat, ricercato a livello internazionale e considerato molto pericoloso. Il giovane, che non era armato e viaggiava da solo, e' stato bloccato mentre era bordo di un autobus di linea, nei pressi di Castrovillari. La Polstrada ha bloccato l'autobus sull'autostrada, temendo che il giovane potesse reagire e per potergli eventualmente impedire la fuga. Il giovane era ricercato e su di lui gravava un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Venezia. Murat non ha opposto resistenza, anche se all'inizio ha fatto finta di non capire cosa volessero gli agenti. Poi avrebbe ammesso che stava arrivando in Calabria perche' giudicata una zona piu' tranquilla per quanto riguarda i controlli internazionali.
'NDRANGHETA: CANCELLIERI, ALTISSIMA ATTENZIONE A LAVORI A3 (AGI) - Roma, 27 mar. - L'attenzione verso le infiltrazioni criminali nella gestione dei cantieri della A3 Salerno-Reggio Calabria "e' stata ed e' tutt'ora altissima". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, nel corso del seguito dell'audizione davanti alla commissione antimafia. "La questione della sicurezza delle aree di cantiere di quel tratto autostradale - ha spiegato il ministro - ha rappresentato una delle piu' drammatiche vicende legate alla realizzazione di opere pubbliche. Questa circostanza per la verita' non e' prerogativa esclusiva della A3, essendo stata purtroppo rilevata anche per i lavori della Jonica, a dimostrazione del notevole tasso di infiltrazione mafiosa che contraddistingue e condiziona alcuni contesti particolarmente inquinati della Regione Calabria". In determinati casi, "sia pure per periodi limitati, si e' fatto ricorso all'impiego di aliquote specializzate delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza delle maestranze e prevenire aggressioni e il compimento di atti intimidatori. La necessita' di assicurare condizioni di legalita' nei cantieri ha determinato, pertanto, un'importante attivita' di prevenzione, venuta a sfociare in numerose iniziative dirette alla messa in sicurezza degli interventi". Gia' a partire dal 2008, la prefettura di Reggio Calabria "per prima ed in via sperimentale - ha ricordato Cancellieri - ha realizzato, nell'ambito dei lavori di rifacimento dell'A3, un sistema dinamico di monitoraggio per evidenziare forme di eventuale intrusione mafiosa". Mentre dall'anno scorso "il personale di polizia impiegato per la vigilanza e' stato quasi raddoppiato. Tale attivita' di verifica ha spesso portato all'adozione di informazioni interdittive che hanno determinato l'esclusione di ditte mafiose, soprattutto interessate ai subaffidamenti'". Misure e iniziative che "rappresentano il massimo sforzo realizzato dal Viminale per rendere possibile la prosecuzione e la conclusione dei lavori dell'autostrada".
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