"Un grande errore sarebbe, se le notizie che si hanno fossero vere e non si decidesse di mutare orientamento, affossare il prestigioso Premio Rhegium Julii non garantendogli i necessari finanziamenti pubblici".
Lo afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto Pasquale Tripodi, secondo il quale "Una città come Reggio Calabria deve proteggere e valorizzare i suoi punti d'eccellenza culturale, e non consentire che vengano meno. La cultura, quando è tale e non è un surrogato che non produce effetti, è non solo valore aggiunto di cui in alcune congiunture si possa fare a meno, ma è valore puro. Valore di cui un'economia e una società come la nostra, che hanno urgenza di risollevarsi, non possono fare a meno". Ancora Tripodi: "Colpiscono le parole del presidente del Rhegium Julii Giuseppe Casile, al quale esprimo piena e sentita solidarietà, quando asserisce che neanche i 'moti di Reggio' erano riusciti a fermare il premio. Nel senso che davvero in questa fase della nostra epoca stiamo assistendo ad involuzioni sconvolgenti e cadute d'impegno civico desolanti. Però, a maggior ragione dinanzi a cadute di passione politica e d'impegno sociale, occorrerebbe che i vertici delle Istituzioni, nella pur comprensibile gestione oculata delle risorse finanziarie da destinare alla cultura, sapessero adoperare i giusti pesi e le giuste misure".
Conclude Tripodi: "L'indiscriminato taglio lineare non serve, perché quando si riducono i nostri spazi collettivi, si rischia di creare dei deserti sociali. Inoltre, proprio in un momento in cui la società reggina rischia di essere conosciuta in Italia più per un modello amministrativo che si è rivelato evanescente e incentrato su formule evanescenti, l'aiuto e il sostegno da assicurare ad un premio come il Rhegium Julii,che da oltre 40 anni contribuisce in maniera significativa alla promozione culturale del nostro territorio attraverso un dialogo fatto di suggestioni, di attese, di amore per l'arte e di desiderio di conoscenza per riscoprire il coraggio delle idee, aiuterebbe a rilanciare l'immagine di Reggio Calabria, città in cui non si è attenti soltanto a fenomeni edonistici passeggeri, ma anche a iniziative di spessore culturale incidenti nella coscienza e nella formazione dei nostri giovani"
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