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lunedì 31 ottobre 2011

Calcio - 2a. Divisione: L'Aquila-Catanzaro 1-1. Giglio sbaglia il rigore e sfuma il primo posto

L'AQUILA: Testa, Simoncini, Piccioni, Perfetti, Garaffoni, Ruggiero, Improta, Carcione (37' pt Agnello), Giglio (27' st Prizio), Capparella, Pietrella (21' st Pianese). A disp.: Modesti, Blaiotta, Battistelli, Colussi. All.: Ianni
CATANZARO: Mengoni, Narducci (1’ st Papasidero), Squillace, Ulloa, Accursi, Mariotti, Romeo (1’st Bruzzese), Maita, Bugatti (40' st Figliomeni), Esposito, Carboni. A disp.: Scerbo, Ricciardi, Corso, Gigliotti . All.: Cozza
ARBITRO: Vincenzo Todaro (Palermo) (Claudio Pellegrini Roma 2, Alessandro Allegra Messina)
RETI: 41' pt Improta, 11' st Esposito
NOTE. Ammoniti: 35’pt Maita, 46'pt Garaffoni, 38'st Carboni, 43'st Prizio. Espulsi: 25'st Garaffoni per doppia ammonizione. Angoli: 3 – 5. Recupero: 3' pt, 5'pt 

L'Aquila. Mister Ianni sceglie una squadra esperta e lascia fuori i baby ma viene tradito dal bomber più esperto, Giuseppe Giglio, che nella ripresa spreca un rigore sul risultato di 1-1. I rossoblu partono forte soprattutto con Improta che sfiora il gol in due occasioni. Al 10' servito da Giglio, si invola dalla destra e lascia partire un pericoloso tiro cross, nessuno è pronto ad intervenire e la palla esce sul fondo. Due minuti dopo ancora Improta approfitta di un rinvio errato di Mengoni e lascia partire un destro che si alza di poco sulla traversa. Il Catanzaro reagisce al 25' con Bugatti che si libera in area, il suo tiro termina fuori sfiorando la traversa. Dopo 5' minuti altro errore di Mengoni che rischia l'autogol. Al 37' si fa male Carcione che viene sostituito da Agnello. Passano 4' minuti e Improta sfrutta un cross di Piccioni, deviato da Piccioni, e batte Mengoni. 
L'Aquila chiude la prima frazione meritatamente in vantaggio. Nel secondo tempo i calabresi, allenati da Ciccio Cozza, rientrano in campo con un altro piglio e sfiorano subito il pareggio con Papasiero di testa. Un antipasto del gol che arriva all'11' con un tiro dalla distanza di Esposito. Dopo 4 minuti occasione per i rossoblu di riportarsi avanti. Il signor Todaro di Palermo ravvisa gli estremi del calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore calabrese. Giglio dal dischetto sbaglia, tirando fuori. L'Aquila si spegne e nel finale, in dieci per l'espulsione di Garaffoni per doppia ammonizione, respinge tutti gli assalti del Catanzaro. Nel finale, dopo la scossa di terremoto, i tifosi aquilani abbandonano la curva ma non per paura dell'evento tellurico ma per intemperanze dei tifosi calabresi fuori dallo stadio che hanno raggiunto il capoluogo abruzzese senza tessera del tifoso. Un pareggio che lascia sfumare il sogno di agguantare il primo posto.

(fonte: www.cityrumors.it)

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