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martedì 4 ottobre 2011

Solidarietà del Presidente Raffa al dott. Lombard o della DDA di RC

"Respingiamo con forza l'ennesimo tentativo dell'antistato di condizionare quanti, in questa terra, sono veri e propri baluardi della legalità e della lotta alla 'ndrangheta". Lo afferma il presidente dell'Amministrazione provinciale Giuseppe Raffa che, in una nota, interviene sull'episodio avvenuto questo pomeriggio al Cedir di Reggio Calabria.
" L'ennesima minaccia ai danni di un magistrato della DDA non può trovare un'opinione pubblica refrattaria o protagonista di semplici attestazioni di solidarietà. Occorre, invece, reagire – sottolinea Raffa - con determinazione modificando il sostegno in favore di quanti sono in prima linea nella quotidiana lotta contro il crimine organizzato. Il dott. Giuseppe Lombardo, così come tutti gli altri magistrati impegnati sul fronte antimafia, non può essere lasciato solo: accanto al sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia occorre costruire un fronte comune in grado di resistere alla protervia dei clan e di neutralizzare la pervasività di chi, vivendo nell'illegalità, tenta di diventare protagonista nella vita socio – economica dei nostri territori".
Per il Presidente della Provincia reggina "l'episodio odierno conferma il nervosismo che serpeggia tra le file dell'organizzazione criminale, da tempo, duramente toccata negli interessi vitali come il sequestro e la confisca di beni. Lo Stato, per sconfiggere la mafia, necessita dell'incondizionato sostegno di noi tutti: dalla politica all'economia, dalla società civile e all'associazionismo, dai semplici cittadini alle agenzie educative. Il lavoro dei magistrati e delle forze dell'ordine – conclude la nota di Raffa - ci aiuta a rimanere liberi da qualsiasi condizionamento, a farci sentire orgogliosi cittadini dello Stato di diritto le cui norme regolano la vita dell'intero corpo sociale che, soprattutto in momenti di crisi come quella che stiamo attraversando, necessita di coesione e certezze. In momenti come questo, la politica deve diventare protagonista mettendo da parte le contrapposizioni che, spesso, favoriscono i tentativi della 'ndrangheta, per assumere un ruolo guida, determinante, per la costituzione di un nuovo ordine sociale".

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