(AGI) - Palermo, 4 ott. - "Di fronte all'attuale scempio, davanti a quanto stiamo assistendo, la migliore risposta e' il silenzio". Non vuole dire altro, raggiunto telefonicamente dal cronista dell'AGI, l'avvocato Luca Cianferoni, legale di Giuseppe Salvatore Riina, il figlio del padrino scarcerato tre giorni fa e attualmente a Corleone, accusato da un pentito di avere pianificato un attentato contro l'ex ministro della Giustizia Angelino Alfano. Solo una coincidenza che i verbali di Luigi Rizza siano usciti dopo le polemiche sulla scarcerazione del figlio del capomafia? "Lo ripeto, uno scempio, meglio il silenzio. Le auguro una buona giornata". Negli ambienti inquirenti di Palermo il nome del pentito che ha rivelato questo piano, Luigi Rizza, e' pressoche' sconosciuto. Dubbi sono stati sollevati sulla sua affidabilita'. Le procure di Catania e Reggio Calabria gli avevano rifiutato l'ammissione al programma di protezione che poi gli e' stata concessa su richiesta di quella di Catanzaro. 'Salvo' Riina e' sottoposto a una misura di prevenzione personale che gli impone di non allontanarsi da Corleone, se non col permesso del tribunale, e di stare a casa dalle 21 alle 7 del mattino. Il procuratore di Palermo Francesco Messineo attende adesso di verificare la situazione, per proporre un eventuale inasprimento della sorveglianza speciale.
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