“Battere la destra, unire la sinistra e ricostruire il Partito Comunista”. Con queste parole d’ordine si è svolto, alla presenza del segretario regionale Michelangelo Tripodi e del segretario nazionale Oliviero Diliberto, il 6° Congresso provinciale del Partito dei Comunisti Italiani di Reggio Calabria. Un Congresso molto partecipato che i Comunisti Italiani hanno deciso di dedicare al giovane operatore di Emergency Francesco Azzarà di Motta S. Giovanni, rapito lo scorso 14 agosto nel Sud Darfur. Questo piccolo e simbolico gesto del PdCI è finalizzato a mantenere viva l’attenzione mediatica e a sollecitare un intervento concreto del governo italiano che sulla vicenda di Francesco Azzarà sembra alquanto silenzioso e distratto. Il PdCI – come ha affermato Michelangelo Tripodi - ha evidenziato la necessità di rilanciare in Calabria e nei territori una forte opposizione politica e sociale contro le false promesse della giunta Scopelliti e contro il disastro economico-finanziario provocato dal modello Reggio e dal Pdl. Una lotta di opposizione trasparente e lineare che, però, non potrà essere portata avanti da personaggi trasformisti e voltagabbana che, come avvenuto recentemente, hanno rubato i consensi dei Comunisti e della Federazione della Sinistra e poi hanno tradito gli ideali e in maniera spudorata hanno fatto il salto della quaglia, come per esempio il transfuga consigliere regionale De Gaetano.
Molto applauditi sono stati gli interventi del sempre puntuale intellettuale meridionalista prof. Pasquino Crupi e dello scrittore Gioacchino Criaco, calabrese di Africo, il quale, con la sua trilogia noir, è ormai diventato un fenomeno editoriale in campo nazionale. Criaco si è definito un comunista dormiente pronto a riprendere la battaglia delle idee per un’indispensabile giustizia sociale.
Elevate e di grande spessore sono state le conclusioni del segretario nazionale del PdCi Oliciero Diliberto, il quale partendo dalla constatazione della drammatica crisi provocata dal governo anti-meridionale di Bossi e Berlusconi, ha fatto emergere l’esigenza di costruire una grande alleanza democratica per mandare a casa Berlusconi e la destra. Un’alleanza che – secondo Diliberto – dovrà, anche, rappresentare il mondo del lavoro e delle ampie fasce sociali più deboli. La novità politica della proposta di Oliviero Diliberto è rappresentata dal fatto che la Federazione della Sinistra, che comprende il Pdci e il Prc, garantirà la governabilità dell’eventuale nuovo governo attraverso l’impegno su tre specifici punti programmatici, vale a dire: interventi sull’assurda precarietà, investimenti di ingenti risorse nel mondo della cultura, della scuola e dei saperi e una politica fiscale che combatta l’evasione a partire dall’inserimento di una indispensabile patrimoniale.
Riguardo le prospettive dei Comunisti Italiani, il leader del PdCI ha evidenziato che, dopo la fase buia seguita dall’uscita dal Parlamento del 2008, inizia a vedersi un barlume di luce in fondo al tunnel. Infatti, il PdCI è un partito in salute e in crescita che vede una straordinaria e, per molti versi inaspettata, adesione di tantissimi giovani e ragazze.
Al termine del dibattito politico il 6° Congresso del PdCI di Reggio Calabria ha eletto il nuovo Comitato Federale formato da 60 componenti e ha nominato i 23 delegati reggini che parteciperanno al Congresso Nazionale che si terrà a Rimini dal 28 al 30 ottobre prossimi che sono: Arevole Giuseppe, Cimato Franco, De Lorenzo Francesco, Fascì Lorenzo, Tripodi Ivan, Femia Rosanna, Filardo Emilio, Gallo Massimo, Iacopino Caterina, Labate Daniela, Laguteta Daniele, La Maestra Nicola, Malgeri Bruno, Marcone Angelo, Morena Natale, Policaro Marco, Politanò Rosamaria, Priolo Francesco, Racobaldo Fabio, Sciglitano Pino, Tripodi Girolamo, Tripodi Michele, Valenzisi Bruno. Infine, l’avv. Lorenzo Fascì è stato rieletto all’unanimità segretario provinciale dei Comunisti italiani.
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