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venerdì 21 ottobre 2011

CARBURANTI - Incontro Consumatori-Ministero Sviluppo Economico . Negli ultimi 12 mesi, 380 euro in più per fare il pieno


È diventato veramente insopportabile questo continuo aumento dei carburanti - dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale di Adiconsum - senza che nessuno ed in particolare il Governo ponga un freno agli aumenti di un prodotto che è essenziale non solo per gli automobilisti, ma anche per i servizi di trasporto pubblico e privato, per gli autotrasportatori di merci, per le aziende artigiane e non, ecc..

Un bene che pesa enormemente nel paniere che calcola l’inflazione e che – unitamente al recente aumento dell’IVA, produrrà – a giudizio di Adiconsum - un tasso di inflazione, nel mese di ottobre, ben superiore al 3%, e prossimo al 4%, entro la fine dell’anno. Ciò farà lievitare il costo del denaro determinando un’ulteriore erosione dei redditi delle famiglie italiane, il ridimensionamento dei consumi già ai minimi storici, e quindi meno produzione di beni e servizi con conseguente chiusura di aziende e inevitabile aumento della disoccupazione.

Dall’inizio dell’anno la benzina è aumentata di 17 cent, negli ultimi 12 mesi di 38. Ogni centesimo al litro di aumento produce un costo aggiuntivo di 10 euro in media all’anno per automobile posseduta e così le famiglie italiane, dal 20 ottobre 2010 ad oggi, hanno avuto un costo annuo medio aggiuntivo di 380 euro per auto.

Adiconsum, nell’incontro odierno, con il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, on. Stefano Saglia,  chiederà interventi  rapidi e incisivi per eliminare questo scandalo che oscilla tra la speculazione e la tassazione vessatoria:

  1. abbattere la tassazione (accise ed IVA) sui carburanti che incidono per più del 50% sul prezzo della benzina;
  2. dare potere di proposta reale e vincolante al tavolo convocato da Mister Prezzi, con Associazioni dei Consumatori, Associazioni imprenditoriali ISTAT e Guardia di Finanza;
  3. analizzare in maniera congiunta la variazione periodica del prezzo della benzina, per bloccare le speculazioni;
  4. rendere trasparente il prezzo, soprattutto nel caso di sconti pubblicizzati su un prezzo di riferimento sconosciuto ai consumatori;
  5. Bloccare, almeno con cadenza quindicinale, la variazione al rialzo del prezzo della benzina.

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