paura principale. La perfezione come aspirazione continua, ma irrealizzabile. La madre come modello femminile da imitare, il padre come punto di riferimento familiare. Sono queste le caratteristiche principali emerse dalla ricerca svolta dalla psicoterapeuta Maria Rita Parsi sulle 60 finaliste di Miss Italia, a cui sono state somministrate due tecniche di psicoanimazione: "Identikit" e "Corpo in sé", oltre ad un breve questionario anamnestico ed al questionario di Proust.
Nel corso degli incontri con la Prof.ssa Parsi e la sua equipe, le ragazze hanno risposto complessivamente a più di 300 domande ciascuna, hanno disegnato e parlato di sé, descrivendo se stesse in 10 frasi.
"Le miss hanno svolto un vero e proprio lavoro su se stesse – ha dichiarato Rita Parsi -, prendendo in esame le proprie emozioni e la propria personalità. Oggi si parla spesso di giovani e del loro mondo, ma la verità è che nessuno li intervista davvero: nessuno va nei posti che frequentano, come le discoteche, le stazioni o i centri per i disturbi alimentari. Miss Italia – ha proseguito - per il numero altissimo di iscrizioni e di partecipanti rappresenta un fenomeno giovanile che merita di essere indagato. Attraverso la somministrazione di queste tecniche, dunque, abbiamo creato un momento di ascolto necessario a dialogare con le ragazze sulle loro aspettative, capacità e relazioni di gruppo. Tra le varie risposte ai
questi, una è ricorrente da parte di tutte le miss –- ha detto la Parsi -: esse non vogliono essere accostate alle escort, sdoganando l''idea che associa la partecipazione ai concorsi di bellezza ad una strada facile per il successo".
Dall''analisi dettagliata di ogni singola tecnica emerge, complessivamente, che il 18% delle ragazze definisce il proprio corpo come "normale (10,9% -7 ragazze su 64) o accettabile ( 7,8% -5 ragazze su 64)", dichiarando di preferire "occhi (25%- 16 ragazze su 64) e viso (15,6%- 10 ragazze su 64)" e di non amare le proprie "gambe (15,6% -10 ragazze su 64) ed i propri piedi
(14% -9 ragazze su 64)". Gli aggettivi maggiormente utilizzati per descrivere il proprio carattere ed il temperamento sono stati "determinata (26,5% -17 ragazze su 64), lunatica (17%- 11 ragazze su 64), testarda (28% -18 ragazze su 64), solare (26,5%- 17 ragazze su 64) e sensibile (18,7%- 12 ragazze su 64)".
Alle ragazze è stato chiesto di descrivere e disegnare anche come "vorrebbero essere" . Il maggior numero di loro ha alternato le risposte:
"Vorrei essere così come sono"(7,8%- 5 ragazze su 64) e "Vorrei essere
perfetta" (9,3% -6 ragazze su 64)". Nel disegno; "disegna te stessa per come sei ora" e in quello della "identità immaginaria" ovvero disegna "come vorresti essere" ,la maggior parte delle rappresentazioni sono frontali (95,3% 61 ragazze su 64). Ciò potrebbe indicare buon adattamento
all''ambiente sociale. Poche sono le figure disegnate di profilo, modalità spesso utilizzata dagli adolescenti (solo 3 ragazze il 4,7%) La maggior parte delle figure appaiono "nude" (15,6% ,10 ragazze su 64 ). Viene molto valorizzato il seno (indice del rapporto primario con la madre, connesso
quindi al nutrimento, all''affetto, alla femminilità). Spesso gli arti superiori e/o inferiori sono omessi ( 21,8% 14 ragazze su 64).
Gli arti sono fondamentali per quel che riguarda il contatto poiché evidenziano l''atteggiamento che l'individuo ha nei confronti dell''ambiente e la sua capacità di entrare in contatto con la realtà circostante. Le dita possono esprimere una gran varietà di sentimenti, ostili o amichevoli, costruttivi o distruttivi. Il significato di gambe e piedi è collegato con il radicamento, con il senso di mobilità, di equilibrio , di sicurezza. I piedi possono,poi, fornire indicazioni sull''esperienza primaria della nascita, sulla mobilità psicologica e sociale.
In molte figure che sono state disegnate dalle ragazze , sia relative al "disegna te stessa" sia relative al "disegna come vorresti essere" le mani sono "nascoste" dietro la schiena quasi a sottolineare difficoltà a
stabilire contatto o, ancora, il bisogno di controllare le pulsioni aggressive (20,3% 13 ragazze su 64) La famiglia di origine è risultata un importante punto di riferimento, madre e padre figure da ammirare e a cui voler somigliare in futuro. Gli animali con cui si sono identificate maggiormente sono stati "cane ( 15,6%- 10 ragazze su 64) e farfalla ( 14% -9 ragazze su 64)", animali che potrebbero l''uno (cane) rappresentare il legame
con la famiglia di origine con un forte bisogno di affettività e di accudimento (benché "il cane", poi, è anche simbolo della manifestazione della rabbia oppure il guardiano degli Inferi ovvero il guardiano della parte in ombra di noi ed altro ancora); l''altra (la farfalla) simbolo di
bellezza e leggerezza: una leggerezza,però, legata anche al "peso" ed al
pensiero del raggiungimento di una magrezza estrema.
Su questo punto Rita Parsi è stata estremamente ferma e decisa. "Sono felice
che Miss Italia stia rigettando la bellezza imposta dai canoni della moda, spesso legata a bulimia e anoressia –- ha detto -. É una vergogna far sfilare ragazze che non si reggono in piedi".
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