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giovedì 22 settembre 2011

GIUSTIZIA: ANGELA NAPOLI, A REGGIO CALABRIA CLIMA TORBIDO INTERPELLANZA A NITTO PALMA, AVVII INDAGINE CONOSCITIVA

(ANSA) - CATANZARO, 22 SET - ''A Reggio Calabria c'e' un clima pesante e torbido: si mormora, si rilasciano dichiarazioni ed interviste, si leggono e si ascoltano notizie varie, con l'unico risultato che un cumulo di fango si e' abbattuto sul settore della giustizia ed, in particolare, su quello reggino e nazionale che combatte la criminalita' organizzata'': cosi' scrive l'on.Angela Napoli in un'interpellanza al ministro Nitto Palma sulla situazione della magistratura reggina. ''All' interpellante - scrive il deputato di Fli - appare ingiustificabile la mancanza di attenzione che il ministro della giustizia avrebbe dovuto gia' aver posto, considerato che la gestione dei collaboratori di giustizia ha portato al coinvolgimento di due magistrati di non poco conto, il Procuratore della DDA di Reggio Calabria e il numero due della DNA. Ferme restando le competenze del caso da parte del CSM, quali i motivi che hanno portato il ministro della giustizia, a differenza di altre situazioni, a non avviare da subito una indagine conoscitiva sulla situazione creatasi nel settore della giustizia che vede coinvolti magistrati reggini e che ha riportato nella citta' di Reggio Calabria una nuova stagione di veleni e quali le iniziative che intende avviare al fine di far emergere cio' che si nasconde sotto la coltre di fango che ha ricoperto parte della magistratura antimafia in questione''. Napoli nell'interpellanza ripercorre le tappe dei veleni reggini, da' atto che la ''Magistratura reggina ha lavorato encomiabilmente ed ottenuto eccellenti risultati nel contrasto alla 'ndrangheta con la cattura di numerosi e pericolosi latitanti, con l'aggressione ai patrimoni illeciti e con la lotta al narcotraffico; rimangono, invece, ad oggi sospese numerose risultanze investigative sulla cosi' detta 'zona grigia', che dovrebbero colpire giudiziariamente le collusioni con le varie cosche mafiose esistenti sul territorio''. La deputata di Fli ''non puo' sottrarsi dal denunziare al ministro della giustizia il pesante stato di confusione (evidenziato dallo stesso procuratore Giuseppe Pignatone) nonche' le nebulose immagini che sono calate su buona parte della giustizia di quella provincia. L' interpellante ritiene che molto dello stato confusionale registrabile nel settore della giustizia Reggina potrebbe essere addebitato alla gestione, in alcuni casi leggibile come 'manovrata', dei cosi' detti pentiti''.

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