Servono "manovre" strutturali: taglio delle accise dei carburanti, patrimoniale sugli immobili (no prima casa) e sui beni mobili, liberalizzazione delle professioni, lotta all'evasione, vendita del patrimonio pubblico inutilizzato, privatizzazione delle aziende controllate dagli enti locali
È drammaticamente vero - dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum - che il tasso d'inflazione supererà presto il 3% con effetti profondamente negativi sui consumi e sui consumatori.
A trainare l'aumento inflattivo in presenza di una crisi economica pesantissima sarà principalmente l'aumento dei prezzi dei carburanti, voce importantissima del paniere, che ha superato già 1,70 euro al sud e prossimamente anche al centro nord.
Adiconsum - continua Giordano - da mesi chiede al Governo il taglio delle accise che produrrebbe effetti positivi sull'economia e sui redditi dei consumatori.
Purtroppo non stupisce il giudizio negativo di Standard & Poor's sull'Italia – prosegue Giordano - Come poteva essere valutato un Paese che da dieci anni almeno non cresce e che ha le peggiori performance economiche dei Paesi UE?
È tempo di intervenire con una patrimoniale sugli immobili (esclusa la prima casa) e sui beni mobili, con una efficace lotta agli evasori che attraverso società di comodo, godono dell'impunità e di beni di lusso i cui costi si scaricano paradossalmente sui "soliti noti", con la liberalizzazione delle professioni, con la vendita del patrimonio pubblico spesso inutilizzato, con la privatizzazione delle aziende controllate dagli enti locali.
Adiconsum – conclude Giordano - teme che la storia non finisca qui e che presto, se non si interverrà con riforme e interventi strutturali quali quelli citati, ulteriori norme interverranno negativamente sulle pensioni, sui consumi e sui redditi delle famiglie, tenuto conto che il prossimo anno scatteranno le Addizionali locali, con l'ennesimo carico fiscale aggiuntivo.
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