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lunedì 2 maggio 2011

Last News Calabria (ore 18)


'NDRANGHETA: PROCURATORE GRASSO, SU AGGRESSIONE PATRIMONI DOBBIAMO FARE UN ULTERIORE PASSO Vibo Valentia, 2 mag. - (Adnkronos) - ''L'aggressione ai patrimoni e' una strategia iniziata da anni e abbiamo visto che ha dato ottimi risultati. Proprio su questo piano adesso dobbiamo fare un ulteriore passo, nel senso che e' sempre piu' difficile individuare i prestanomi, perche' nessun mafioso o 'ndranghetista si intesta piu' i beni o le aziende. Spesso dobbiamo andare a ricercare le societa', gli amministratori, le scatole cinesi dove stiamo a rinvenire le tracce per risalire ai veri proprietari''. Lo ha affermato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, che ha partecipato questo pomeriggio alla giornata inaugurale della Gerbera Gialla a Limbadi, dove saranno avviati i lavori per la realizzazione dell'universita' della 'ndrangheta. L'auspicio espresso dal magistrato e' che ''i ragazzi che oggi hanno preso possesso, con la loro presenza, di questo bene possano valutare come quello che viene tolto alla mafia diventa utilita' sociale. E' qualcosa di costruito per loro, in maniera tale che possano testimoniare la cultura della legalita'''. ''Limbadi -ha concluso Grasso- e' un luogo simbolo, ma direi che tutta la Calabria rappresenta un momento di passaggio particolare in una situazione in cui si cerca sempre di piu' di ottenere dalla popolazione il consenso e dalle istituzioni il massimo della legalita' da mettere al fianco dell'azione della magistratura e delle forze di polizia''.

'NDRANGHETA: BOMBA PG; TRE ARRESTATI FANNO RICORSO A RIESAME (ANSA) - CATANZARO, 2 MAG - Hanno presentato ricorso al Tribunale del riesame di Catanzaro, che deve ancora fissare la data dell'udienza, tre delle quattro persone arrestate il 15 aprile scorso quali mandanti ed esecutori degli attentati compiuti lo scorso anno contro la Procura generale di Reggio Calabria e l'abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro e delle intimidazioni al procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone. Si tratta del boss Luciano Lo Giudice, del presunto armiere della stessa cosca, Antonio Cortese, e di Vincenzo Puntorieri, legato a Cortese. I tre sono stati chiamati in causa dal boss Antonino Lo Giudice, fratello di Luciano, che dopo avere iniziato a collaborare con gli inquirenti, si e' autoaccusato di essere il mandante della strategia della tensione del 2010 a Reggio chiamando in causa gli altri tre. Dopo che la Dda di Catanzaro, competente ad indagare su episodi che riguardano magistrati reggini, avra' inviato il materiale in proprio possesso, il Tribunale del riesame fissera' la data dell'udienza in cui saranno discussi i ricorsi. Secondo l'accusa, gli attentati, compiuti il 3 gennaio ed il 26 agosto, e l'intimidazione a Pignatone con il ritrovamento, avvenuto il 5 ottobre, di un bazooka a poche centinaia di metri dalla sede della Dda, rientravano in una strategia voluta dai fratelli Luciano ed Antonino Lo Giudice, come una sorta di vendetta contro magistrati e forze dell'ordine per gli arresti e gli ingenti sequestri di beni subiti dalla cosca. E' stato lo stesso Antonino Lo Giudice, con le sue dichiarazioni, a delineare il quadro.

VIABILITA': A3, DA DOMANI DOPPIO SENSO SU TRATTO TRA CONTURSI E SICIGNANO Roma, 2 mag. - (Adnkronos) - Da domani sara' istituito un doppio senso di circolazione su un tratto di circa 4 km dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria tra Contursi e Sicignano degli Alburni per la chiusura della carreggiata nord tra i km 47,000 e 51,250. Lo comunica Anas. Dopo aver garantito le due corsie per senso di marcia durante l'esodo di Pasqua e il ponte del 1 maggio, il traffico scorrera' nuovamente su una sola corsia per consentire la prosecuzione dei lavori di realizzazione delle nuove carreggiate, costituite da tre corsie piu' una di emergenza, prima dell'esodo estivo 2011. Anas invita gli utenti a guidare con la massima prudenza in avvicinamento ed in attraversamento delle aree di cantiere, e rispettare le norme del codice della strada. Anas ricorda che l'informazione agli automobilisti sulla viabilita' e sul traffico e' assicurata attraverso le emittenti radio-televisive, il sito Anas www.stradeanas.it e chiamando il numero verde 800.290.092.

EOLICO: IN PROCURA CATANZARO NUOVE INFORMATIVE SU PARCHI INCHIESTA RIGUARDA PRESUNTO PAGAMENTO TANGENTE E MODI GESTIONE (ANSA) - CATANZARO, 2 MAG - Informative sulla realizzazione di alcuni parchi eolici in Calabria sono giunte alla Procura di Catanzaro che coordina una serie di inchieste su presunte irregolarita' nella gestione dell' affare eolico. Si tratta del materiale elaborato dalle forze dell'ordine su disposizione del pm Carlo Villani, titolare dell'inchiesta principale, che ruota intorno al presunto pagamento di una tangente di 2,4 milioni di euro, che nei mesi scorsi aveva disposto una serie di accertamenti sulla costruzione dei parchi. Il magistrato, invece, attende ancora di conoscere i risultati di alcuni accertamenti bancari dai quali potrebbe trovare conferma l'ipotesi del pagamento della tangente. La scorsa settimana, lo stato delle inchieste coordinate dalla Dda e dalla Procura ordinaria di Catanzaro in materia di eolico era stata al centro di una riunione operativa di coordinamento convocata dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo, alla presenza del referente della Dna per i magistrati catanzaresi e di tutti i pm che si occupano del settore. L'inchiesta condotta da Villani riguarda il presunto pagamento di una tangente ad esponenti politici da imprenditori interessati ad entrare nell'affare, ma anche l'iter realizzativo dei singoli parchi e le procedure attivate dopo le richieste avanzate da varie societa'. E le informative giunte in questi giorni riguardano proprio questo aspetto. In questo filone sono coinvolte 34 persone, tra le quali ex amministratori regionali, imprenditori e funzionari regionali, indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alla concussione, corruzione, abuso d'ufficio e falso. Nei mesi scorsi l'indagine e' stata prorogata e la scadenza dei termini e' prevista per fine luglio, ma non e' da escludere che il magistrato giunga a conclusione del suo lavoro anche prima di quel termine. 

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