AMMINISTRATIVE: DI PIETRO, PROBLEMA SUD MANCANZA DI LAVORO 'CONTRO INFILTRAZIONE MAFIA NEL VOTO SPEZZARE CATENA IMPUNITA'' (ANSA) - CATANZARO, 2 MAG - ''La 'ndrangheta e' la causa e l'effetto ma il problema vero in Calabria, come al Sud e in tutta Italia e' quel 30% di giovani che non hanno lavoro e che nel Mezzogiorno arriva al 50-60%''. A dirlo e' stato Antonio Di Pietro, oggi a Catanzaro. Tra gli altri problemi del Mezzogiorno, Di Pietro ha individuato ''la mancanza di risorse sufficienti per rilanciare l'occupazione ed il lavoro; un sistema infrastrutturale a pezzi; un'economia che non riesce a decollare per le enormi conflittualita' interne alle istituzioni che si realizzano per comportamenti non trasparenti. Idv intende impostare la legislatura invertendo l'ordine delle priorita' del Governo. I soldi per le guerre servono a portare ulteriore instabilita'. Il caso di Bin Laden dimostra che i terroristi si combattono con intelligence e intelligenza''. ''Una delle priorita' - ha poi detto Di Pietro - e il mondo della scuola con il rilancio di quella pubblica. Noi speriamo per prima cosa di rimetterci quei nove miliardi che hanno portato via''. Di Pietro ha parlato anche del rischio infiltrazioni nel voto della criminalita' organizzata. ''Il controllo dei seggi - ha detto - e' importante. Ma c'e' un altro problema: rompere la catena di impunita' in cui molta criminalita' si sente di poter operare. Cio' accade perche' la criminalita' dialoga con le istituzioni, si inserisce nelle istituzioni perche' in cambio del voto ottiene favori, appalti e incarichi. Ed a volte si fa essa stessa istituzione candidando propri rappresentanti''.
'NDRANGHETA: DI PIETRO, E' CAUSA ED EFFETTO PROBLEMI CALABRIA (AGI) - Catanzaro, 2 mag. - Non solo 'ndrangheta tra i problemi che affliggono la Calabria. Antonio Di Pietro, leader di Italia dei valori, a Catanzaro per una manifestazione elettorale, sottolinea che quello della criminalita' organizzata e' spesso "la causa e l'effetto" dei disagi di questa terra, ma, aggiunge: "credo che il problema vero sia quel 30 per cento di giovani che non hanno lavoro, con la mancanza di risorse sufficienti per rilanciare il lavoro e un sistema infrastrutturale a pezzi, basato molto spesso sugli sprechi, e poi un'economia che non riesce a decollare per le enormi conflittualita' nelle istituzioni anche per comportamenti non trasparenti". Di Pietro sottolinea la necessita' di "invertire l'ordine delle priorita' del Governo centrale, con la precedenza che deve essere data al mondo della scuola e dell'istruzione, con il rilancio di quella pubblica".
150° UNITA': 4 MAGGIO PREMIAZIONE VINCITORI BORSE STUDIO (ASCA) - Reggio Calabria, 2 mag - Il prossimo 4 maggio, l'Auditorium ''Nicola Calipari'' di Palazzo Campanella, a Reggio Calabria, ospitera' la cerimonia di premiazione dei cinque studenti calabresi vincitori delle borse di studio sui 150 anni dell'Unita' d'Italia e sui 40 anni di regionalismo. Il concorso era stato bandito dalla Presidenza del Consiglio regionale, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale ed annunciato dal Presidente Talarico ai rappresentanti delle Consulte provinciali in occasione dei festeggiamenti per l'anniversario dell'unificazione.
SCUOLA: AAA CERCASI DIRIGENTI, E MANCANO PURE ISPETTORI TUTTOSCUOLA, SI RISCHIA INEFFICIENZA AMMINISTRAZIONE (ANSA) - ROMA, 2 MAG - L'amministrazione scolastica e' a corto di dirigenti: sono vacanti posti di direttore generale a livello regionale e nazionale. Lo segnala la rivista specializzata Tuttoscuola facendo notare l'inopportunita' di questa precarieta' gestionale e organizzativa in un momento particolarmente critico (organici, graduatorie, tagli, nomine, ecc.). A peggiorare la situazione amministrativa c'e' pure la mancanza di molti dirigenti di seconda fascia, sia amministrativi che tecnici (ispettori). Per questi ultimi c'e' il concorso in atto per coprire 144 posti tra centro e periferia, ma a oggi, come risulta dal sito del ministero dell'Istruzione, i posti vacanti sono gia' 262 (78%) su un organico complessivo di 335 tra sede centrale e sedi periferiche. Per i dirigenti amministrativi (organico 337 posti) risultano vacanti 148 posti (44%), di cui 89 presso gli uffici periferici dell'Amministrazione, sia presso gli uffici regionali che in quelli territoriali. Se si considera che gli uffici scolastici territoriali periferici (gli ex-provveditorati agli studi) sono cento, e che proprio in quelle sedi si gesticono i tanti problemi gestionali piu' delicati, si puo' ben capire - osserva Tuttoscuola - quale condizione di precarieta' vi sia in giro, visto l'alto numero di posti vacanti. In particolare, le sedi regionali con il piu' elevato numero di posti vacanti sono quelle della Campania (10 posti vuoti), della Sardegna (10), della Sicilia (10) e della Lombardia (9). La Calabria, che prevede sulla carta un organico di 10 posti di dirigente amministrativo, ne ha vacanti ben 9. Secondo Tuttoscuola si rischia di consegnare ''all' inefficienza se non al blocco operativo'' l'attivita' di parecchi uffici.
SINDACO CASSANO JONIO, CITTA' ISOLATA. INTERVENGA PROVINCIA (ASCA) - Cassano Jonio (Cs), 2 mag - ''La citta' e' isolata dai paesi del Pollino. Decine di abitazioni e di aziende agricole sono tagliate fuori da ogni via di comunicazione. Chiedo alla Provincia di intervenire con urgenza per dare soluzione ad una situazione che minaccia la sopravvivenza di un territorio e minaccia di incrinare la tenuta dell'ordine pubblico''. Lo ha detto il primo cittadino di Cassano Jonio (Cs), Gianluca Gallo, che e' anche consigliere regionale Udc, commentando l'inevitabile chiusura, a causa di una frana, della strada provinciale tra Cassano e Castrovillari. ''La situazione determinatasi - afferma Gallo in una lettera inviata al presidente della Provincia, Mario Oliverio, all'assessore provinciale alla viabilita', Arturo Riccetti, ed al Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro - ha causato il sostanziale isolamento della citta' da tutti i centri dell'area del Pollino, ed in particolare da quello di Castrovillari, infliggendo un duro colpo all'economia dei due comuni ed all'impegno dagli stessi profusi nella creazione dell'area urbana''. ''L'impraticabilita' della strada - sostiene Gallo - rende inoltre impossibile raggiungere le centinaia di abitazioni e di aziende agricole che esistono nelle contrade del Monte di Cassano, con ulteriori gravi problemi per la popolazione residente e gli imprenditori agricoli del luogo, elemento portante di un tessuto economico e sociale gia' segnato in negativo dalla perdurante, grave crisi generale''.
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