Attraverso un comunicato stampa, il candidato a sindaco Massimo Canale ha voluto rispondere ad alcune affermazione fatte dal Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. Di seguito il testo integrale:
"Apprendo tramite la stampa le bizzarre dichiarazioni del Governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e mi domando se risponda ai precetti e agli insegnamenti della dottrina cattolica l'uso smodato del denaro pubblico che egli ha fatto per finalità diverse dagli scopi che un'amministrazione comunale dovrebbe perseguire come l'assistenza ai poveri, agli emarginati e ai bisognosi. Proprio le persone di cui giornalmente si occupano, in silenzio e senza l'aiuto dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria, i tantissimi parroci e laici di frontiera che ho incontrato in questo fantastico anno di campagna elettorale. Appare chiaro a tutti, cattolici inclusi, che il Governatore tenti goffamente di distogliere l'attenzione dei reggini dal colossale buco di bilancio che ci ha lasciato in eredità.
Scopelliti, rivolgendosi ai cattolici, vorrebbe metterli in guardia rispetto alle mie posizioni su quelli che chiama "matrimoni gay"; egli sembra disconoscere la differenza tra il registro delle unioni civili tra cittadini di sesso diverso o dello stesso sesso, di competenza dei Comuni e adottato in numerose Città italiane, e il matrimonio, istituto civilistico e religioso di competenza dello Stato e della Chiesa cattolica.
La mia posizione è da sempre contro ogni forma di discriminazione fondata sul sesso ed è favorevole alla istituzione del registro delle unioni civili al fine di tutelare la condizione di coloro che decidano di convivere fornendosi reciproca assistenza pur non suggellando il loro legame dinanzi a un ministro di culto o a un ufficiale di stato civile. Sono innumerevoli, anche nella nostra Città, le coppie che decidono di condividere la loro esperienza di vita scambiandosi reciprocamente aiuto e solidarietà che però non possiedono alcuna forma di riconoscimento del loro stato di coppia di fatto da parte dell'amministrazione comunale.
Sono stato l'estensore di una proposta di deliberazione per il Consiglio comunale per l'istituzione del registro delle unioni civili, proposta a cui hanno dato il loro voto favorevole anche Consiglieri appartenenti alla maggioranza di Scopelliti. Credo in una Città inclusiva, aperta e solidale e il senso di quella proposta era di dare dignità alle innumerevoli situazioni di convivenza tramite il riconoscimento di alcuni semplici benefici sul fronte tributario comunale attualmente riservati esclusivamente alle famiglie unite sotto il vincolo civile o religioso del matrimonio.
Sotto un diverso profilo appare chiaro che Scopelliti sia costretto a fare le veci del suo uomo all'Avana Demi Arena, evidentemente non in grado di assumere posizioni politiche autonome e che, peraltro, risulta abbia nelle scorse ore incontrato i rappresentanti reggini dell'Arcigay per approfondire i temi proposti dall'associazione, gliene diamo atto con soddisfazione.
L'ultima notazione la riservo a un chiarimento al Governatore: il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative è rappresentato dalla mia candidatura e ogni tentativo di confondere i reggini è semplicemente puerile, Scopelliti se ne faccia una ragione.
C'è una Città che cambia e che ci testimonia giornalmente la propria volontà di voltare pagina rispetto al modello dello spreco e dell'illegalità che Scopelliti ha rappresentato.
Scopelliti, rivolgendosi ai cattolici, vorrebbe metterli in guardia rispetto alle mie posizioni su quelli che chiama "matrimoni gay"; egli sembra disconoscere la differenza tra il registro delle unioni civili tra cittadini di sesso diverso o dello stesso sesso, di competenza dei Comuni e adottato in numerose Città italiane, e il matrimonio, istituto civilistico e religioso di competenza dello Stato e della Chiesa cattolica.
La mia posizione è da sempre contro ogni forma di discriminazione fondata sul sesso ed è favorevole alla istituzione del registro delle unioni civili al fine di tutelare la condizione di coloro che decidano di convivere fornendosi reciproca assistenza pur non suggellando il loro legame dinanzi a un ministro di culto o a un ufficiale di stato civile. Sono innumerevoli, anche nella nostra Città, le coppie che decidono di condividere la loro esperienza di vita scambiandosi reciprocamente aiuto e solidarietà che però non possiedono alcuna forma di riconoscimento del loro stato di coppia di fatto da parte dell'amministrazione comunale.
Sono stato l'estensore di una proposta di deliberazione per il Consiglio comunale per l'istituzione del registro delle unioni civili, proposta a cui hanno dato il loro voto favorevole anche Consiglieri appartenenti alla maggioranza di Scopelliti. Credo in una Città inclusiva, aperta e solidale e il senso di quella proposta era di dare dignità alle innumerevoli situazioni di convivenza tramite il riconoscimento di alcuni semplici benefici sul fronte tributario comunale attualmente riservati esclusivamente alle famiglie unite sotto il vincolo civile o religioso del matrimonio.
Sotto un diverso profilo appare chiaro che Scopelliti sia costretto a fare le veci del suo uomo all'Avana Demi Arena, evidentemente non in grado di assumere posizioni politiche autonome e che, peraltro, risulta abbia nelle scorse ore incontrato i rappresentanti reggini dell'Arcigay per approfondire i temi proposti dall'associazione, gliene diamo atto con soddisfazione.
L'ultima notazione la riservo a un chiarimento al Governatore: il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative è rappresentato dalla mia candidatura e ogni tentativo di confondere i reggini è semplicemente puerile, Scopelliti se ne faccia una ragione.
C'è una Città che cambia e che ci testimonia giornalmente la propria volontà di voltare pagina rispetto al modello dello spreco e dell'illegalità che Scopelliti ha rappresentato.
Massimo Canale - Candidato Sindaco di Reggio Calabria del Centro-Sinistra"
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