“Condivido
e sostengo senza riserve la protesta del Sindaco di San Giorgio Morgeto, Carlo
Cleri, nei confronti del Monte dei
Paschi di Siena che ha deciso di chiudere definitivamente l’unica agenzia
bancaria presente sul territorio comunale. Una decisione incomprensibile ed
inaccettabile per un comprensorio contraddistinto da una diffusa presenza di
piccole e micro imprese”.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera nel confermare la sua vicinanza al Sindaco Cleri “in questa sua
battaglia a difesa di un presidio finanziario essenziale per la crescita del
territorio”.
“E’
una di quelle notizie – commenta Nucera – che conferma la concezione
colonialistica che i grandi gruppi finanziari e industriali hanno del Mezzogiorno,
come territorio residuale di un Paese sempre più diviso in due e con una parte
sempre più lontana dall’altra, in termini di sviluppo e di parametri
economico-finanziari. Un’area abbandonata a se stessa, e come ho già avuto modo
di dire, assente dai dibattiti e dai programmi della campagna elettorale”.
“Ha
ragione, il Sindaco Cleri, a protestare. – prosegue Nucera - In Calabria, più
che nel resto del Mezzogiorno, non esistono più le banche che tutelano gli
interessi territoriali locali. I grandi istituti, come è il caso del Monte dei
Paschi di Siena, spesso rastrellano al Sud risorse che servono poi a finanziare
gli investimenti del Nord, o che vengono utilizzati per la gestione di
operazioni dubbie come la cronaca ci sta dimostrando. Una vera e propria razzia
che impoverisce il Mezzogiorno e lo asservisce sempre di più ai grandi
potentati economici del Settentrione.
“Dispiace
dover cogliere, con grande delusione – rileva il Segretario Questore del
Consiglio regionale – che dai comizi e dai dibattiti pubblici elettorali è
tenuto fuori il grande tema del credito e quello del rapporto tra cittadini,
istituzioni e banche. Ritengo, invece, che esso avrebbe dovuto essere uno dei
temi cardine della campagna elettorale, perché rappresenta uno strumento fondamentale
per il rilancio dell’economia, ancorpiù quella locale”.
“Ai
tempi dei Governi De Gasperi, Fanfani e
Moro, erano le banche territoriali, le agenzie locali, che affiancavano e
sostenevano le piccole e micro imprese presenti sul territorio. Operazioni che
rappresentavano, soprattutto, la giusta garanzia tra costi e ricavi che la
banca avviava nella sua funzione istituzionale di sostegno dell’economia,
assicurando, nel contempo, importanti servizi alle comunità locali”.
“San
Giorgio Morgeto, oggi una piccola realtà con una tradizione storica di attività
artigianali, commerciali, agricole, positive che rappresentano il fiore
all’occhiello della Calabria, è anche un comune interno della nostra Regione,
con tutti i problemi e le difficoltà che caratterizzano le aree più
periferiche, ma che è in grado, da solo di diventare polo di attrazione
turistica per il suo suggestivo centro storico e per le sue bellezze
artistiche. Una piccola realtà – afferma l’on. Giovanni Nucera – come tante
altre in Calabria, che non può essere ulteriormente mortificata da scelte
assunte lontano dalla Calabria e non curanti delle necessità e dei bisogni dei
cittadini che in aree come queste sono sempre più anziani e sempre più soli”.
“Avremmo
voluto – dice ancora l’on. Nucera – che i candidati dell’uno e dell’altro
schieramento, avessero posto al centro della loro agenda politica il rilancio
delle aree interne che sono rappresentate da centri nei quali risiedono almeno
i 2/3 della popolazione calabrese”.
“Abbandonare queste piccole comunità – conclude l’on. Giovanni Nucera –
significa abbandonare la gran parte del territorio calabrese che spesso
rappresenta la parte più produttiva e più intraprendente della Calabria”.
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