Non
è stata una “lezione” di legalità, di quelle
che abbondano nelle nostre scuole, quanto, invece, un modo per tentare di
ricucire lo strappo che ormai caratterizza il rapporto tra
rappresentanti delle Istituzioni e giovani.
Giuseppe
Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria, nel suo incontro con gli
studenti del Liceo Classico “Tommaso Campanella” della città dello Stretto ha
messo da parte le frasi ridondanti, i discorsi ampollosi, l’autoincensarsi di
una classe politica e dirigente che appare sempre più lontana dalle esigenze
reali del territorio, per sottoscrive un vero patto tra chi amministra e chi è
amministrato. Il Presidente della
Provincia ha spiegato come la sua presenza
in quell’Aula magna affollata e
attenta avesse come obiettivo “la
creazione di un’osmosi per capire quali fossero
le esigenze dei ragazzi, delle nuove
generazioni, apprendere da loro le difficoltà quotidiane, le prospettive di
vita futura e, soprattutto, il livello
di fiducia esistente rispetto alla funzione
delle istituzioni locali. Una fiducia – ha detto Raffa – che dobbiamo
assolutamente scoprire, perché le
istituzioni esistono ed hanno un valore assoluto. Ma sono governate da uomini, con le loro idee, con la
loro cultura, con la loro etica. In
questo quadro c’è chi, a volte, sbagliando, utilizza le
istituzioni per avviare percorsi che non sempre
sono in coerenza tra i programmi e
ciò che, poi, effettivamente viene realizzato. E sul comportamento di chi amministra è
importante il vostro giudizio. Tra
istituzioni e mondo della scuola deve esserci un feedback costante per
modificare i comportamenti di chi gestisce la cosa pubblica”.
Il
presidente Raffa ha sostenuto poi che discutere di legalità è un argomento
sul quale non bisogna abbassare la guardia che
oltre a parlarne è importante far
seguire azioni concrete.
“Ho
toccato con mano che da parte di voi ragazzi
vi è una legittima preoccupazione, un sentimento di sfiducia nei
confronti delle istituzioni, in particolare, una grande disaffezione nei
confronti della politica. L’obbligo di noi noi classe dirigente è quello di
agevolare la rigenerazione del tessuto sociale, composto, in prevalenza, da
intelligenze che si formano in questo
istituto e in altre scuole”. Nel corso del suo intervento, il Presidente della
Provincia si è soffermato sul
bicentenario della fondazione del Liceo “Campanella” e delle celebrazioni
che prenderanno il via il prossimo 28 febbraio. Raffa ha poi spronato i ragazzi a non avere
paura di protestare per attirare l’attenzione sulle tante cose che non vanno e
sulle ingiustizie che, quotidianamente, la gente è costretta a sopportare anche
per il mal funzionamento della pubblica amministrazione. “La protesta
– ha sostenuto – è sempre un elemento positivo. Intanto, perché
rappresenta un disagio, un modo di partecipazione democratica. E chi impersona
le istituzioni ha il dovere di recepire questo disagio per poi applicare correttivi nella gestione
della cosa pubblica e modificare
comportamenti che non sono finalizzati al bene comune. Voi giovani, voi
studenti chiedete fatti, non parole, che
devono essere carichi di contenuti perché si possano gettare altre solide
fondamenta sul fronte della giustizia sociale. Noi ci sforzeremo di seguire
questo percorso con al fianco le future generazioni”.
“Ritengo
sia opportuno – ha detto da parte sua il dirigente scolastico Maria Rosaria Rao – che le scuole si allarghino e trovino
tutte quelle occasioni per parlare di concetti importanti come quello della
legalità. Questo davvero è un elemento fondante, uno di quei valori per la
crescita dei ragazzi affinchè davvero si rafforzi l’identità della persona e si
costruisca, assieme alle istituzioni, anche una scuola di valori”.
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