Un’accoglienza straordinaria quella
ricevuta dalla delegazione del Comune di Cosenza a Capitignano, in provincia
dell’Aquila, dove nei giorni scorsi è stato sottoscritto un patto d’amicizia
tra le due amministrazioni comunali per ricordare e rinverdire la bella pagina
di solidarietà scritta nell’aprile del 2009, subito dopo il sisma che colpì
l’Aquila e i territori vicini, dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di
Cosenza, guidati dal capo reparto Giuseppe Motta, che si distinsero non solo
per l’aiuto portato alla locale comunità, colpita dal terremoto, ma anche per
gli interventi di recupero portati a termine nelle Chiese del piccolo centro a
pochi chilometri dal capoluogo.
Se molte delle opere d’arte contenute
nelle Chiese di Capitignano furono tratte in salvo il merito fu proprio dei
vigili del fuoco di Cosenza. Un episodio sul quale è stata ora costruita la
salda amicizia anche tra le due Amministrazioni.
A guidare la delegazione cosentina a
Capitignano è stata, in rappresentanza del Sindaco Mario Occhiuto, l’Assessore
alla comunicazione Rosaria Succurro che ha sottoscritto il patto di amicizia
insieme al Sindaco del piccolo centro abruzzese Maurizio Pelosi. La cerimonia
si è svolta nella sala consiliare del municipio di Capitignano, presenti il
Sindaco Pelosi e la sua giunta al completo, i consiglieri comunali, il
consigliere regionale Luca Ricciuti e il consigliere provinciale dell’Aquila
Gabriele Fulvimari. La cerimonia è stata organizzata dal comune abruzzese grazie
alla partecipazione della Consulta dei giovani che ha tributato alla
delegazione cosentina una calorosissima accoglienza.
L’Assessore Succurro era accompagnata
dal consigliere comunale Francesco Spadafora, tra i principali artefici del
patto di amicizia e del legame con Capitignano. Con loro anche il capo reparto
del comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza Giuseppe Motta, tra i
primi ad arrivare sui luoghi del sisma nell’aprile del 2009, Luigi Motta,
vigile del fuoco volontario, e Benito Spadafora, vigile del fuoco effettivo.
Un clima di festa, al di là del momento
più eminentemente istituzionale, ha accompagnato la giornata che ha suggellato
il patto di amicizia tra Cosenza e Capitignano. Grande la partecipazione
popolare. Tutta la comunità abruzzese si è riversata in strada ad accogliere
gli amministratori della città di Cosenza. Presenti anche un gruppo di alpini,
gli anziani del paese, guidati dalla Presidente del locale Centro Anziani ed
anche la squadra di calcio del Capitignano il cui portiere, neanche a farlo
apposta, è di Belvedere Marittimo. Durante la cerimonia ufficiale, svoltasi
nella sala consiliare e solennizzata dalla presenza del gonfalone bruzio,
portato dalle vigilesse cosentine in alta uniforme Simona Zicarelli ed Emma Mirabelli,
il Sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi ha manifestato tutto il suo
compiacimento nell’ospitare la delegazione cosentina, affermando di provare
quasi un senso di inadeguatezza nel ricevere i rappresentanti di una città così
importante come Cosenza.
“Dal patto di amicizia tra le nostre
comunità – ha detto Pelosi – deve scaturire un messaggio che serva ai giovani
da monito per poter costruire un rapporto che sia durevole nel tempo”.
Di eguale tenore l’intervento
dell’Assessore Rosaria Succurro che ha sottolineato “l’importanza di un legame
fondato sui valori della solidarietà, della fratellanza e dell’amicizia. E’
questo – ha detto la Succurro – il primo atto da cui partire per instaurare
momenti di collaborazione ancora più solidi e importanti. Capitignano è una
piccola comunità, ma particolarmente viva e nella quale risiedono tanti giovani
che potranno in futuro interagire con i nostri giovani sul terreno degli scambi
di esperienze, soprattutto nel settore culturale.”
“Ciò che è emerso in occasione del
sisma del 2009 – ha detto poi dal canto suo il consigliere comunale Francesco
Spadafora – dovrà rappresentare il punto di partenza di un legame ancora più
forte che potrà svilupparsi in altri settori, come la cultura, il turismo ed il
commercio.”
E dal consigliere Spadafora, come
dall’Assessore Succurro è partito l’invito agli amministratori di Capitignano a
visitare quanto prima la città di Cosenza, per apprezzarne la storia, le
tradizioni e i monumenti.
E a proposito di monumenti, la visita a
Capitignano si è conclusa con un giro di quelle Chiese che furono teatro del
sisma e nelle quali l’intervento dei vigili del fuoco cosentini si rivelò
determinante per trarre in salvo diverse opere d’arte: la Cappella gentilizia
dei Conti Ricci, annessa all’omonimo palazzo, ma anche la chiesa di San
Flaviano (la più colpita e tuttora inagibile) e di S.Maria degli Angeli. Al
giro delle chiese ha partecipato anche il parroco di Capitignano, don Ever
Moya.
Al termine della cerimonia in Comune,
lo scambio dei doni: i gagliardetti delle città, ma anche il catalogo della
Mostra su San Francesco di Paola, ospitata dal Comune di Cosenza, e il
fermacarte di Bernardino Telesio (consegnati
dall’Assessore Succurro al Sindaco Pelosi). Quest’ultimo ha ricambiato
con una targa con una significativa incisione che recita: “ciò che unisce paesi
distanti non è solo parlare la stessa lingua o avere le stesse radici, ma
l’aver fatto insieme grandi cose nel passato e il volerne fare ancora
nell’avvenire”.
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