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lunedì 12 novembre 2012

Cosenza e Capitignano sempre più unite. Suggellato il patto di amicizia tra le due amministrazioni, dopo la gara di solidarietà seguita al sisma del 2009

Un’accoglienza straordinaria quella ricevuta dalla delegazione del Comune di Cosenza a Capitignano, in provincia dell’Aquila, dove nei giorni scorsi è stato sottoscritto un patto d’amicizia tra le due amministrazioni comunali per ricordare e rinverdire la bella pagina di solidarietà scritta nell’aprile del 2009, subito dopo il sisma che colpì l’Aquila e i territori vicini, dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Cosenza, guidati dal capo reparto Giuseppe Motta, che si distinsero non solo per l’aiuto portato alla locale comunità, colpita dal terremoto, ma anche per gli interventi di recupero portati a termine nelle Chiese del piccolo centro a pochi chilometri dal capoluogo.
Se molte delle opere d’arte contenute nelle Chiese di Capitignano furono tratte in salvo il merito fu proprio dei vigili del fuoco di Cosenza. Un episodio sul quale è stata ora costruita la salda amicizia anche tra le due Amministrazioni.
A guidare la delegazione cosentina a Capitignano è stata, in rappresentanza del Sindaco Mario Occhiuto, l’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro che ha sottoscritto il patto di amicizia insieme al Sindaco del piccolo centro abruzzese Maurizio Pelosi. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare del municipio di Capitignano, presenti il Sindaco Pelosi e la sua giunta al completo, i consiglieri comunali, il consigliere regionale Luca Ricciuti e il consigliere provinciale dell’Aquila Gabriele Fulvimari. La cerimonia è stata organizzata dal comune abruzzese grazie alla partecipazione della Consulta dei giovani che ha tributato alla delegazione cosentina una calorosissima accoglienza.
L’Assessore Succurro era accompagnata dal consigliere comunale Francesco Spadafora, tra i principali artefici del patto di amicizia e del legame con Capitignano. Con loro anche il capo reparto del comando provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza Giuseppe Motta, tra i primi ad arrivare sui luoghi del sisma nell’aprile del 2009, Luigi Motta, vigile del fuoco volontario, e Benito Spadafora, vigile del fuoco effettivo.
Un clima di festa, al di là del momento più eminentemente istituzionale, ha accompagnato la giornata che ha suggellato il patto di amicizia tra Cosenza e Capitignano. Grande la partecipazione popolare. Tutta la comunità abruzzese si è riversata in strada ad accogliere gli amministratori della città di Cosenza. Presenti anche un gruppo di alpini, gli anziani del paese, guidati dalla Presidente del locale Centro Anziani ed anche la squadra di calcio del Capitignano il cui portiere, neanche a farlo apposta, è di Belvedere Marittimo. Durante la cerimonia ufficiale, svoltasi nella sala consiliare e solennizzata dalla presenza del gonfalone bruzio, portato dalle vigilesse cosentine in alta uniforme Simona Zicarelli ed Emma Mirabelli, il Sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi ha manifestato tutto il suo compiacimento nell’ospitare la delegazione cosentina, affermando di provare quasi un senso di inadeguatezza nel ricevere i rappresentanti di una città così importante come Cosenza.
“Dal patto di amicizia tra le nostre comunità – ha detto Pelosi – deve scaturire un messaggio che serva ai giovani da monito per poter costruire un rapporto che sia durevole nel tempo”.
Di eguale tenore l’intervento dell’Assessore Rosaria Succurro che ha sottolineato “l’importanza di un legame fondato sui valori della solidarietà, della fratellanza e dell’amicizia. E’ questo – ha detto la Succurro – il primo atto da cui partire per instaurare momenti di collaborazione ancora più solidi e importanti. Capitignano è una piccola comunità, ma particolarmente viva e nella quale risiedono tanti giovani che potranno in futuro interagire con i nostri giovani sul terreno degli scambi di esperienze, soprattutto nel settore culturale.”
“Ciò che è emerso in occasione del sisma del 2009 – ha detto poi dal canto suo il consigliere comunale Francesco Spadafora – dovrà rappresentare il punto di partenza di un legame ancora più forte che potrà svilupparsi in altri settori, come la cultura, il turismo ed il commercio.”
E dal consigliere Spadafora, come dall’Assessore Succurro è partito l’invito agli amministratori di Capitignano a visitare quanto prima la città di Cosenza, per apprezzarne la storia, le tradizioni e i monumenti.
E a proposito di monumenti, la visita a Capitignano si è conclusa con un giro di quelle Chiese che furono teatro del sisma e nelle quali l’intervento dei vigili del fuoco cosentini si rivelò determinante per trarre in salvo diverse opere d’arte: la Cappella gentilizia dei Conti Ricci, annessa all’omonimo palazzo, ma anche la chiesa di San Flaviano (la più colpita e tuttora inagibile) e di S.Maria degli Angeli. Al giro delle chiese ha partecipato anche il parroco di Capitignano, don Ever Moya.
Al termine della cerimonia in Comune, lo scambio dei doni: i gagliardetti delle città, ma anche il catalogo della Mostra su San Francesco di Paola, ospitata dal Comune di Cosenza, e il fermacarte di Bernardino Telesio (consegnati  dall’Assessore Succurro al Sindaco Pelosi). Quest’ultimo ha ricambiato con una targa con una significativa incisione che recita: “ciò che unisce paesi distanti non è solo parlare la stessa lingua o avere le stesse radici, ma l’aver fatto insieme grandi cose nel passato e il volerne fare ancora nell’avvenire”.

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