E’ quanto dichiara il consigliere regionale di Idv Mimmo Talarico che aggiunge: “Dico di più: l’attuale legislazione prevede che a pagare il tributo in questione siano anche i possessori di terreni classificati nei piani dei consorzi come ‘asciutti’, ovverosia non irrigui. Con gli emendamenti presentati si punta ad equilibrare la normativa in materia, subordinando il pagamento del contributo ai consorzi di bonifica soltanto a fronte di effettivi interventi di miglioramento sui fondi. Nondimeno si escludono, ai fini della contribuzione, i terreni non irrigui, sui quali non si effettuano opere o interventi di bonifica.
“E’ un’annosa questione –rileva Talarico – che merita di essere affrontata. Già qualche mese addietro, mi ero occupato di un caso specifico, quello del Consorzio dei Bacini Integrali del Cosentino, attraverso un’interrogazione all’assessore Trematerra, chiedendo un intervento della Giunta regionale a tutela degli agricoltori di quell’area, vessati da una tassazione consortile palesemente ingiusta. Il problema è stabilire a cosa servono i consorzi di bonifica. Se la loro funzione è quella di attuare interventi di miglioramento sui fondi irrigui, e per questi interventi chiedono giustamente una contribuzione ai proprietari dei fondi, nel caso in cui i fondi non sono interessati minimamente da interventi di bonifica fondiaria, anche per via della loro natura, si deve escludere che per gli stessi si paghino contributi. Potrei usare una facile espressione: niente soldi senza servizi.”
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